Eccolo l’arrivo più duro della Vuelta. Oggi è infatti in programma la 13a tappa, da Lugo al Puerto de Ancares di 176 km e 3.420 metri di dislivello. Dalla Galicia alla Castilla y Leon.
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La salita finale verrà affrontata dal versante di Leon, inedito per la Vuelta: sono 7,7 km al 9% con rampe al 15%. Gli ultimi 5 km sono durissimi con la pendenza media che arriva al 12%. Una parete impressionante. Farà danni, i distacchi si vedranno. Il tempo dei calcoli e delle tattiche è finito.
Dopo avere lasciato la città della splendida muraglia, i corridori dovranno affrontare il Campo de Arbre, gpm di 3a categoria, e l’Alto O Portel, di 2a: terreno buono per formare la fuga. Il Puerto de Lumeras, di 2a, sarà il terreno per darsi le ultime occhiate. Dopo c’è solo Ancares e il buio della fatica prima di un traguardo che consegna alla storia.
Qui nel 2014 Contador in maglia Saxo vinse la battaglia decisiva con Froome - che venne colpito anche da un oggetto lanciato da uno spettatore - e mise il sigillo per la vittoria finale quella volta a Santiago de Compostela. Però si arrivava al traguardo per un altro versante, quello asturiano. La prima volta di Ancares, nel 2012, vinse Purito Rodriguez.