Nei giorni scorsi abbiamo scritto del BMX Freestyle (questa sera vivremo le finali del BMX Racing con l'azzurro Pietro Bertagnoli), uno degli sport “da città” che stanno facendo il tutto esaurito a Paris 2024.
Thomas Bach, presidente del CIO aveva detto in tempi non sospetti che questi sarebbero stati «i Giochi più giovani, più inclusivi, più urbani e sostenibili. I 10.500 migliori atleti del mondo invieranno un messaggio di unità, speranza e pace. In un momento in cui il mondo è dilaniato da tanti conflitti e divisioni, le persone sono stufe di tutto l'odio, le guerre, l'aggressione e le notizie false. Siamo lieti che i numerosi sforzi effettuati negli ultimi anni ci abbiano permesso di riunire gli atleti di 206 paesi».
A La Concorde abbiamo visto tanti appassionati affrontare il caldo per assistere alle partite di Basket 3x3, allo show dello skateboard (confermato dopo il debutto a Tokyo nel 2021 con surf e arrampicata sportiva) e la new entry break dance ai Giochi Olimpici. Sport nuovi, esplosivi, brevi e adrenalinici, con format attrattivi per il pubblico dal vivo quanto per quello televisivo, che però vengono snobbati da chi ritiene che solo gli sport classici meritano la gloria olimpica. «Perchè vai a vedere la BMX Freestyle? Ha due ruote ma non c'entra nulla con il ciclismo» mi ha detto un collega straniero di un sito specializzato, che ha confermato l'opinione comune letta anche in alcuni commenti agli articoli di cronaca che abbiamo dedicato alla disciplina, inserita nel programma olimpico da Tokyo 2020.
Personalmente faccio fatica a confrontare sport talmente diversi e pur dando il giusto peso alla tradizione, ritengo che per avvicinare nuovi atleti e appassionati il mondo delle due ruote dovrebbe sfruttare questa ventata di aria fresca. La BMX anche nella formula Racing si svolge in luoghi protetti e di questo nel Paese con più morti per chilometro pedalato dobbiamo tenerne conto se non vogliamo che i ciclisti si estinguano. In più i campioni che ho visto in azione in questi giorni non avevano nulla da invidiare a Remco Evenepoel o Tom Pidcock, stipendi e visibilità a parte. Gli allenamenti per arrivare a rappresentare l'eccellenza nel proprio sport (ne abbiamo parlato ieri con il CT della BMX Racing Tommaso Lupi, ndr), la concentrazione che ho ammirato nel pre gara, l'emozione al termine delle loro prove è la stessa che avvertirò da domani nelle gare su strada. Se poi vogliamo fare gli snob, questa è un'altra storia e temo non avrà un lieto fine.
Puntate precedenti del Diario di viaggio da #Paris2024:
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