Un vincitore inatteso, in una tappa nella quale ci si aspettavano le prime schermaglie tra i big, ma non certo una sorpresa: Kevin Vauquelin è un esponente ben noto del nuovo che avanza nel ciclismo francese. Secondo alla Freccia Vallone e una settimana fa al campionato nazionale crono, ottavo al Giro dei Paesi Baschi, decimo alla Tirreno-Adriatico e... ora vincitore di una tappa al Tour de France.
«È sicuramente la più bella vittoria della mia carriera. Purtroppo in questi mesi ho dovuto incassare tante delusioni, non sono riuscito ad allenarmi come avrei voluto e infatti al Tour de Suisse ho faticato parecchio, ho faticato al Tour de Suisse. Anche ai campionati nazionali non ho fatto benissimo, nonostante il secondo posto nella cronometro. E ieri sono saltato abbastanza presto, mi sentivo un po' come se fossi sul fondo del mare, non ero certo di buon umore quando sono arrivato al traguardo con quasi mezz'ora di ritardo. Ma sono un tipo che cerca riscatto, anche contro la sorte e alla fine sono riuscito a far girare la ruota dalla mia parte abbastanza velocemente. Ci credevo, sapevo di dover provare a cogliere le opportunità: sono arrivato con una buona gamba, conoscevo la salita, ho sfruttato il grande lavoro del mio compagno di squadra Cristian Rodriguez e ora posso dire di essere davvero felice. Quando mi sono trovato davanti con Oliveira e Abrahamsen ho capito di essere davanti alla mia grande occasione, non la potevo perdere».