L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso di aumentare le misure della sicurezza in corsa e il Tour de France sarà il primo grande banco di prova per le nuove norme, tra le quali l'estensione della zona di neutralizzazione in alcune tappe prima oltre i canonici 3 chilometri dal traguardo.
La direzione di corsa ha deciso di applicare questa regola in sei tappe: nella 5, 6 e 10 il limite sarà fissato a 4 chilometri dal traguardo, mentre nelle tappe 3, 12 e 13 a 5 chilometri. La tappa di Torino, la numero 3, sarà quindi la prima nella quale questo nuovo punto del regolamento sarà applicato.
Tutti sanno che i chilometri che precedono una volta sono molto caotici e gli uomini di classifica vivono quel momento con la paura di cadere, mentre le squadre dei velocisti fanno a spallate per prendere le posizioni migliori. Spesso ci sono rettilinei e la velocità è altissima, basta un semplice contatto per finire rovinosamente a terra. Purtroppo tante volte abbiamo visto cadute di gruppo e quasi sempre, ci sono stati corridori finiti in ospedale con fratture è costretto al ritiro. Questa nuova norma, che per il momento è ancora in via sperimentale, non cancellerà le cadute, ma sicuramente abbasserà i rischi e gli uomini di classifica potranno tirare un sospiro di sollievo.
I corridori che saranno coinvolti in una caduta, in quelle tappe dove si sta applicando la sperimentazione, dovranno immediatamente alzare il braccio e presentarsi ad un commissario di gara autorizzato all'arrivo.
Ma in chiave sicurezza Christian Prudhomme ha annunciato altre misure che saranno introdotte già dalla tappa di domani sul San Luca: «Abbiamo triplicato i nastri di contenimento del pubblico: a San Luca per esempio posizioneremo nastri e transenne lungo tutta la salita. E installeremeno anche delle nuove transenne “contieni pubblico” negli ultimi 250 metri, pensate per garantire ai corridori che pedaleranno lungo la balaustra di non essere colpiti dai telefonini esposti per scattare foto».