Era il 4 aprile quando Jonas Vingegaard nella quarta tappa dei Paesi Baschi finiva rovinosamente a terra. I traumi riportati erano importanti, non solo per la clavicola e le costole, fratturate ma soprattutto per il pneumatorace, che lo ha portato ad un ricovero in terapia intensiva.
Il recupero è stato lungo e difficile e poco si sa su come e dove il danese abbia trascorso il periodo di malattia e poi la riabilitazione. Adesso però, il due volte vincitore del Tour de France è pronto a partire e per quanto riguarda le aspettative non si sente di dare grandi speranze e ogni risultato ottenuto sarà da considerarsi come un premio importante. «Dopo il mio incidente ogni giorno pensavo di potercela fare, poi mi rendevo conto che non potevo – ha detto Vingegaard a Firenze -. Molte cose sono cambiate negli ultimi tre mesi. Sono semplicemente felice di essere sulla linea di partenza del Tour de France e questa per me è già una vittoria. Non vedo l’ora di iniziare la gara».
Vingegaard ha trascorso gli ultimi mesi nel massimo riserbo e solo la sua famiglia e la squadra hanno potuto interagire con lui. «Questo incidente è stato il momento più difficile della mia carriera. In questa situazione, pensi solo ad arrabbiarti invece di dispiacerti per te stesso. Questo è quello che ho fatto, con intorno la mia famiglia e la mia squadra. Abbiamo fatto un buon piano per ricostruirmi e ho fatto tutto per cercare di essere pronto per questa gara. La parte più difficile è stata quella fisica e lavorare per tornare allo stesso livello che avevo prima dell’incidente. Sono stato costretto a fare una lunga pausa, due settimane a letto e questo non è l'ideale per la forma fisica, ho dovuto aspettare per allenarmi veramente. Vedremo gli effetti a lungo termine, non so come sarò nella terza settimana, ma spero di migliorare durante questo Tour».
Il danese non vuole sbilanciarsi e vuole pensare solo a migliorare la propria condizione, in modo da essere pronto quando arriveranno le salite importanti. «Tutto quello che arriverà adesso, per me sarà un bonus. Voglio ottenere il miglior risultato possibile nella classifica generale. Ma sono sincero, è stata davvero una brutta caduta, quindi già essere qui mi rende felice. Lotterò per resistere e forse troverò il mio miglior livello più avanti».
Tutti si chiedono quale sia il livello raggiunto da Vingegaard e se veramente potrà lottare per la vittoria, contro corridori come Pogacar e Roglic. «Ad essere onesti, non so se sarò in grado di vincere. Ho lavorato molto, e ho lavorato bene, e non sono messo male. Sono ottimista e lotterò per la vittoria, ma vedremo cosa accadrà e se riuscirò ad ottenere dei buoni risultati, allora sarò felice e orgoglioso di me stesso».