A Firenze è arrivato il momento anche per Tadej Pogacar, il campione sloveno che ha vinto per due volte il Tour de France, dopo due anni in cui si è dovuto arrendere a Vingegaard, adesso è pronto a prendersi la sua rivincita.
Pogacar ha parlato brevemente del periodo trascorso dopo il Giro d’Italia, della breve vacanza con la fidanzata Urska e della morte del nonno. Anche la salute ha causato qualche preoccupazione, con un Covid che per fortuna non ha creato troppi problemi. Lo sloveno ha parlato anche delle prime tappe di questa Grande Boucle, che per la prima volta nella sua storia partirà dall’Italia.
Il campione dell’UAE Emirates, pensa che il percorso del Tour sia durò già dall’inizio ma è certo che per la classifica generale bisognerà aspettare la quarta tappa, quando la corsa farà rientro in Francia. «Non credo che la prima tappa sia abbastanza dura da fare molta differenza – ha detto lo sloveno in conferenza -. La prima tappa non è davvero difficile e non penso che possa causare particolari distacchi, mentre sarà la quarta a fare la vera differenza. Penso che il vero Tour inizierà quel giorno».
A Firenze il caldo si è fatto sentire e tutti sanno come lo sloveno non ami troppo correre con le temperature elevate. «Anno dopo anno mi adatto sempre di più al caldo, le mie prestazioni sono migliori che con il freddo estremo. Sono pronto per l’estate». La partecipazione di Vingegaard è stata in dubbio fino alla fine e solo da pochi giorni, la Visma – Lease a Bike ha confermato la sua partecipazione. Pogacar è contento di potersi confrontare con lui, perché vuol dire che si è ripreso bene dall’incidente ai Paesi Baschi. «È bello vedere Vingegaard alla partenza e lo rispetto molto come rivale. Insieme abbiamo già scritto una grande storia del ciclismo e adesso siamo pronti per questa nuova storia».
Tadej ha detto di aver avuto il Covid dieci giorni fa, ma di non aver avuto problemi nel recupero e di averlo superato con pochissimi sintomi. «Quattro giorni dopo essere tornato dal funerale di mio nonno mi sono ammalato. Era Covid e per fortuna mi sono ripreso in fretta. Il Covid non incide più così seriamente sul nostro corpo soprattutto se lo hai già avuto. L'ho contratto già due volte e per questo mi sono ripreso velocemente».
Lo sloveno si è fermato solo un giorno e poi, in modo graduale ha ripreso gli allenamenti in vista del Tour. «Solo per un giorno sono rimasto completamente fermo con la bici, poi mi sono limitato a fare qualche sessione sui rulli. Non appena mi sono sentito di nuovo bene, sono tornato nuovamente sulla strada all'aperto. Il tutto è andato abbastanza velocemente».
Pogacar sta bene e se nelle prime giornate, probabilmente si limiterà a controllare la corsa, mentre con la quarta giornata e il passaggio sul Galibier, potrebbe decidere già di attaccare e testare così i suoi avversari.