Primoz Roglic ha vinto ieri il suo secondo Giro del Delfinato, ma nel finale dell’ultima tappa, vinta da Carlos Rodriguez, lo sloveno ha faticato e ha tagliato il traguardo a 48 secondi da Jorgenson, appena sufficienti per portare a casa la maglia gialla di leader della corsa..
Roglic è soddisfatto del suo risultato, ma sa anche di non essere ancora arrivato al livello che vorrebbe. Due anni fa la situazione era diversa e in questa parte dell’anno aveva già completato la sua preparazione in vista della Grande Boucle.
«Ripensando adesso a come è andato il Delfinato, posso dire che l'intera settimana è stata sicuramente in miglioramento. Abbiamo avuto molti problemi, ma possiamo essere contenti di questo successo con tutta la squadra. Se paragono il Delfinato alla Parigi-Nizza, che è stata l’ultima corsa a tappe che ho corso, posso dire che sto andando nella direzione giusta. Dobbiamo essere felici, rilassati e guardare avanti con ottimismo».
Roglic ieri non era nella sua forma migliore, ma dopo le due vittorie di venerdì e sabato, un calo è anche comprensibile, considerando le difficoltà delle salite affrontate. Il Delfinato è stato un test importante e lo sloveno ha superato questa settimana di corsa, con buone sensazioni e adesso può guardare con ottimismo al Tour de France.
«Andremo per gradi e vediamo come andrà e poi nei prossimi giorni farò degli esami per vedere fisicamente come sto. Penso che grazie al lavoro fatto stiamo andando nella giusta direzione. Anche i miei compagni di squadra hanno fatto dei passi avanti importanti. Possiamo ancora modificare dei piccoli dettagli, e poi cominciamo a guardare avanti».
Gli avversari di Roglic non sembrano essere molti. Evenepoel in questo Delfinato non è riuscito a seguire lo sloveno e di Vingegaard non si hanno notizie certe, per tanto l’avversario più forte sembra essere ancora una volta Tadej Pogacar.
«Ho seguito il Giro d’Italia e ho visto che cosa ha fatto Pogacar. Ma lui non ha fatto bene solo in Italia, ma sta correndo bene da quando è iniziata la stagione. E’ un corridore che ha praticamente volato sempre alto in questa stagione e mi stupirei se non fosse così forte anche al Tour».