La cronometro di ieri è stata importante, non solo per la classifica generale del Giro del Delfinato ma anche per quello che potremmo vedere tra gli uomini di classifica al prossimo Tour de France. Remco Evenepoel è stato il più veloce e alle sue spalle si è lasciato Tarling con un ritardo di 17 secondi e Roglic staccato di 39. Lo sloveno campione olimpico di specialità al termine della prova era soddisfatto e grazie al terzo posto adesso in classifica generale è secondo, proprio alle spalle di Evenepoel.
«Quello di ieri è stato solo l’inizio ed il primo grande incontro – ha spiegato Roglic - Non sono al massimo della forma in questo Delfinato, ma fa parte del processo di recupero. Sono soddisfatto di come sia andata perché alla fine sono riuscito a rimanere sulla bici».
Erano 34,4 i chilometri da percorrere tra Saint-Germain-Laval e Neulise e Roglic in questa prima cronometro importante della stagione si è difeso bene. A Irun durante la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi ad aprile, lo sloveno aveva vinto la crono battendo proprio Evenepoel, ma lo sloveno considerava quella gara un prologo, vista la relativa brevità, mentre quella di ieri per lui è stata una vera prova contro il tempo, che potrà dargli indicazioni importanti su quello che potrà fare alla Grande Boucle.
«Penso che sia sempre meglio correre che allenarsi. Non posso fare questo tipo di sforzo in allenamento e ne ho bisogno, questo è chiaro. In più, è stata la mia prima cronometro vera con il mio nuovo materiale, sono contento del percorso che stiamo facendo». Tutte le corse a tappe si decidono sulle montagne e anche il Giro del Delfinato nel fine settimana vedrà il gruppo impegnato in salite importanti. Nella cronometro di ieri la classifica generale è stata completamente stravolta, ma saranno le salite del weekend a decidere chi vincerà la corsa.
«La tappa di ieri è stata solo l’inizio. Oggi la giornata sarà ancora facile, forse la più facile di questo Delfinato, ma la tre giorni finale sarà davvero molto esigente».