Una grande sfida, una corsa nella corsa. Si è svolta sabato 25 maggio, nel suggestivo scenario della spiaggia del Poetto a Cagliari, la tappa italiana del circuito WTCS, prova che chiudeva il periodo di qualificazione olimpica assegnando gli ultimi punti utili. Nella prova, splendidamente organizzata dalla FITRI del presidente Riccardo Giubilei, si sono dati battaglia i migliori triatleti al mondo in quello che si è rivelato una sorta di prologo dei Giochi Olimpici di Parigi.
La gara femminile ha visto il successo della francese Cassandre Beugrand che ha preceduto la tedesca Lisa Tertsch e l’inglese Beth Potter, campionessa del mondo in carica.
Quattro le azzurre in gara: Verena Steinhauser, Bianca Seregni, Ilaria Zane e Alice Betto. A tagliare per prima il traguardo è stata Steinhauser che ha chiuso in 13esima posizione con un tempo di 1:48:34., diciottesima una Bianca Seregni decisamente sotto tono, mentre si sono ritirate Alice Betto e Ilaria Zane, rispettivamente nella frazione bici e corsa.
Per l'Italia comunque un risultato importante che ha portato alla conquista di un terzo pass olimpico: saranno i tecnici azzurri a dover scegliere le tre titolari tra le quattro probabili olimpiche che hanno gareggiato a Cagliari.
In campo maschile gara ritardata la partenza per le avverse condizioni meteo, splendida sfida tra le inglese Yee e il neozelandese Wide, che hanno letteralmente dominato nell'ultima frazione di run, dimostrando di avere un livello decisamente superiore. Alla fine per il terzo anno consecutivo il folto pubblico di Cagliari ha applaudito il trionfo del britannico Alex Yee accanto al quale sono saliti sul podio il neozelandese Hayden Wilde e l’ungherese Csongor Lehmann.
Deludente la prova dei tre azzurri in gara, dopo il ritiro forzato di Gianluca Pozzatti colpito da un virus alla vigilia: Nicola Azzano, Michele Sarzilla e Alessio Crociani, arrivati rispettivamente 25esimo, 27esimo e 39esimo.
Per la seconda Olimpiade consecutiva l’Italia schiererà cinque atleti, tre donne e due uomini, su sei possibili: solo Francia e Germania avranno la massima rappresentanza.
photocredit: Ivano Anfossi