Aveva segnato questa tappa, aveva detto che ci avrebbe provato e lo ha fatto, anche se in cuor suo Alessandro De Marchi sapeva che arrivare alla vittoria sarebbe stato difficilissimo.
«In questo ciclismo, già essere nella fuga, capire come vanno i giochi, è tanta roba. Il livello è super. Questo è uno dei Giri in cui sto performando meglio, i risultati magari dicono il contrario però a 38 anni va bene così, sono molto contento. Essere in grado di goderti la corsa e non solo soffrire vuol dire tanto».
Poi il discorso entra nel dettaglio: «Quando sono arrivato non sapevo avesse vinto Vendrame, però lui su questi percorsi va bene quindi mi sorprende fino a un certo punto che abbia conquistato la tappa. Non so cosa abbia fatto, ma certamente se l’è meritata. In fuga Steinhauser era sicuramente quello più braccato. Io oggi esco contento, alla fine quello che avevo nelle gambe l’ho messo in strada e più di così non potevo fare. Non posso recriminare niente. È stato molto bello perché ho sentito le persone davvero vicine a me e non è una cosa che capita tutti i giorni. Il Friuli ci vuole bene e questa è una giornata che sicuramente ricorderò».
Nessuna promessa ma... «Quanto andrò avanti? Sicuramente ancora qualche anno».