Una nuova realtà che unisce scienza e conoscenza, tecnologia ed esperienza, capacità e innovazione e mette tutto al servizio del ciclista, tanto dei campioni quanto dei cicloamatori e di coloro che in bicicletta semplicemente amano pedalare alla scoperta del mondo.
La nuova realtà è il progetto Cycling Lab che ha sede a Mendrisio, nel Canton Ticino, a pochissimi chilometri dal confine italiano: a fondarla è stato Andrea Zanfrini, fisioterapista e biomeccanico, che ha voluto costruire attorno a sé un team di collaboratori di alto livello, in grado di fornire prestazioni innovative che seguono gli ultimi studi scientifici.
Ed è proprio ad Andrea Zanfrini abbiamo chiesto di illustrarci il progetto, analizzando punto per punto i servizi proposti da Cycling Lab.
Andrea, cominciamo con il posizionamento in sella dell’atleta?
«Il bike fitting di Cycling Lab si distingue per l’iniziale valutazione del corpo dell’atleta attraverso test fisioterapici ed osteopatici che ho ideato sfruttando 25 anni di esperienza nell’ambito riabilitativo. In seguito, le analisi video della pedalata, i sensori di movimento, l’analisi della pressione sulla sella e altri tools di valutazione permetteranno le regolazioni della bici adeguate all’atleta, senza basarsi quindi su modelli standard. Cycling Lab si è affidata all’azienda IverVision che realizza software dedicati alla biomeccanica: la collaborazione reciproca ha permesso di presentare un sistema di valutazione biomeccanica unico ed originale».
Sistemata la posizione, passiamo alla preparazione.
«Anche in questo caso, abbiamo puntato sull’eccellenza. Nel team di Cycling Lab, Damiano Cunego è il punto di riferimento per quel che riguarda la preparazione ed i programmi di allenamento. La sua competenza, professionalità ed esperienza sono un autentico valore aggiunto per il progetto. Damiano segue il suo atleta con test incrementali in bici, test posturali, test di forza, coordinazione ed equilibrio al fine di presentare allenamenti funzionali al ciclismo non solo in bici ma anche lavorando sul proprio corpo in palestra o esercizi da svolgere a casa. Ma c’è un altro valore aggiunto: la grande disponibilità e passione con cui Damiano si dedica ai suoi atleti è dimostrata dal voler programmare con loro pedalate personalizzate al fine di migliorare la tecnica, monitorare da vicino il grado di preparazione e offrire i consigli preziosi di un autentico campione».
Tra i servizi innovativi che offre Cycling Lab sappiamo che ce n’è uno davvero particolare: ce ne puo’ parlare?
«Volentieri, si tratta dell’allenamento in Ipossia Intermittente (IHHT). La differenza tra le terapie comunemente utilizzate nel ciclismo (come la tenda, ndr) è l’alternanza, all’interno della seduta, di momenti di ipossia con periodi di iperossia, cioé con più ossigeno. Questa intermittenza allena le nostre cellule alla rigenerazione ed in particolare modifica la funzione e densità dei nostri mitocondri, che sono la centrale energetica delle nostre cellule. Avremo quindi un incremento della performance, tempi di recupero ridotti, sensazioni di benessere mentale e diminuzione dello stress. È un allenamento indicato in caso di over training, long covid e in tutte quelle situazioni croniche di dolore o scarsa performance nelle quali si fatica a trovare una soluzione per tornare ai livelli prestativi precedenti. E non bisogna dimenticare che alla base di questo metodo di allenamento-terapia c’è uno studio scientifico alla base della terapia che ha meritato il Premio Nobel nel 2019».
Quelli di cui abbiamo parlato non sono gli unici servizi di eccellenza...
«Cycling lab, in collaborazione con l’azienda iiiMotion, propone Test Performance per rilevare tutti i valori fisiologici del ciclista: watt, FC, lattato, saturazione ossigeno, emoglobina totale, Vo2Max, frequenza respiratoria, volumi e quozienti respiratori. Grazie a questi test siamo in grado di capire” i punti deboli e i punti forti” dell’atleta e capire esattamente su quale aspetto prestativo lavorare. Non solo, iiiMotion propone anche test del passo e dell’appoggio dei piedi per la progettazione personalizzata di plantari targati SwissBiomechanics, leader nel settore in Svizzera.
In più Cycling Lab offre ai propri clienti la presenza di una nutrizionista e di un fisioterapista per completare una proposta che è davvero circolare attorno al ciclista. Il nostro punto di forza è la grande coesione, l’unione di intenti da parte di tutti i professionisti che lavorano in sinergia per supportare i ciclisti, qualunque sia il loro livello, affinché possano raggiungere i loro obiettivi».
Un progetto davvero interessante e completo: vedremo Cycling Lab protagonista anche nel mondo del ciclismo pedalato?
«Il nostro programma è chiaro: in un futuro molto vicino Cycling Lab si attiverà in modo concreto nell’organizzazione di pedalate a scopo di beneficenza, di pedalate per promuovere il territorio e la nostra intenzione è quella di costituire una squadra in cui affiliati potranno iscriversi ad eventi su strada, MTB e gravel».