Ha fatto bene, ha fatto male? Il tema di giornata lo detta lui stesso, sua superiorità Tadej Pogacar. Inevitabile, con quella sparata finale assieme a Thomas.
Inevitabili anche le diverse prese di posizione, neanche fossimo all'indomani delle elezioni politiche. Come il diligente cronista parlamentare, faccio anch'io un rapido giro di commenti ufficiali.
Quelli che non doveva farlo, in una tappa del genere il leader fa un passo indietro e lascia spazio ai velocisti, ma cosa va a rompere le scatole, così si rende solo antipatico, quando sei così ingordo, quando manchi di rispetto, non ti devi poi lamentare se li hai tutti contro, appena ti capita una foratura, una caduta, qualcosa, non stupirti sei poi si coalizzano e si mettono a tirare come dannati.
Quelli che ha fatto una stupidaggine, perchè così spende troppo, il Giro è lungo (molto lungo dice Petacchi, unica sua posizione controcorrente da quando fa il commentatore), se vuole vincere anche il Tour sarà meglio che cominci a risparmiare un po' di energie.
Quelli che è folle pensare di correre tre settimane a questo modo, Tour o non Tour rischia comunque di arrivare alla terza con la lingua di fuori, poi vediamo se gli resta tanta voglia di fare il bullo.
Quello che sarei io. Ci sono fuoriclasse che nascono portandosi dietro una fame e una voglia senza misura, che si divertono tutti i giorni con la loro passione, che avvertono il rischiamo irresistibile della vittoria, comunque della battaglia, perchè questa è la loro metratura naturale, la loro statura, la loro andatura. Ciò che gli altri chiamano fuorigiri, o sopra le righe, per loro è dentro i giri e sotto le righe, perchè il destino così ha voluto e il cielo così li ha baciati. Vanno presi così come sono, con la loro follia e la loro ingordigia, perchè è follia e ingordigia solo per noi normali, per loro è la propria normalità. Io mi auguro solo che Pogacar non cambi mai, nemmeno di una virgola. Anche se sbaglia, anche se esagera. Vorrei solo che qualcuno alzasse la testa dalle sue tiritere ipertecniche e ammirasse questo semplice dato di fatto: al Giro abbiamo visto moltitudini di campioni arrivati qui solo per allenarsi, comunque per spendere il minimo, aspettando l'ultimo chilometro per impegnarsi a vincere, Pogacar ha già reso spettacolari tre tappe su tre, una difficile e due facili, comunque mettendoci sempre la faccia, comunque spendendosi, comunque onorando la corsa e i tifosi. Altro che censure e condanne: certe volte, bisognerebbe essere capaci di dire solo un semplice grazie. Io glielo dico. Così a prendere sberle non resterà solo.