La sorpresa di questa Parigi-Nizza potrebbe chiamarsi Santiago Buitrago, il ventiquattrenne colombiano che ieri ha vinto la quarta tappa. Il colombiano ha sorpreso nel finale, in particolare sulla salita del Mont Brouilly, che ha fatto da giudice nella quarta frazione della corsa francese. In questa giornata molto intensa lo scalatore colombiano ha tagliato per primo il traguardo mentre Luke Plapp ha indossato la maglia di leader della corsa.
«Non me l’aspettavo, anche se mi sentivo in ottime condizioni – ha detto Buitrago dopo il traguardo -. Quando ho visto che Roglic stava inasprendo la gara, non sapevo come sarebbe andata a finire, quindi ho deciso di attaccare forte anche se non sapevo che avrei potuto vincere proprio io. Dovevamo provarci e sapevo di avere buone gambe per farlo».
Per il colombiano della Bahrain-Victorious questa è la prima vittoria nel 2024 ed è la quinta in carriera, tra le quali ci sono anche due tappe al Giro d’Italia conquistate nel 2022 e nel 2023. Ieri “Santi” come viene chiamato dai compagni di squadra, è riuscito a mettersi in mostra e il suo successo lo ha voluto dedicare a Gino Mäder, il compagno di squadra scomparso tragicamente in gara lo scorso anno.
«In fuga ho potuto contare sulla collaborazione di Luke Plapp, che mi ha aiutato molto nel finale. Sono veramente molto felice ed è speciale vincere una gara del World Tour in Francia e in più adesso sono in una buona posizione nella classifica generale. La squadra puntava al podio con me e con Pello Bilbao e adesso possiamo dire di essere ad un buon punto».
Il colombiano è secondo in classifica generale a soli 13 secondi da Plapp. I super favoriti Roglic ed Evenepoel sono più indietro, con il belga quinto a 30 secondi dal leader e lo sloveno è quindicesimo con un gap di oltre un minuto.
Ieri per la Bahrain – Victorious è stata doppia festa, perché Buitrago ha vinto alla Parigi – Nizza e Bauhaus ha vinto in volata la terza tappa della Tirreno-Adriatico. «È stata una giornata fantastica per noi perché abbiamo anche recuperato tempo in classifica generale. Poi Jasha, Fred, Kamil, Dušan sono stati tutti semplicemente spettacolari perché hanno sempre protetto me e Pello, aiutandoci e mettendoci nella posizione migliore. Jack alla fine è stato eccezionale. Non avrei potuto ottenere questo risultato senza tutto il lavoro che i ragazzi hanno fatto per l’intera giornata. È una vittoria per tutta la squadra, tutto lo staff, tutti quelli di Team Bahrein Victorious e ovviamente quando corriamo Gino è con noi ad ogni pedalata».