L’AlUla Tour, vista la sua collocazione in calendario, è spesso la corsa delle prime volte. Quest’anno tra le "prime volte" c'è il debutto in Astana Qazaqstan di Henok Mulubrhan, approdato al WorldTour dopo due stagioni alla scuola della famiglia Reverberi.
Eritreo di Asmara, classe 1999, Mulubrhan è bicampione continentale africano (2022 e 2023), ha vinto lo scoso anno il Tour du Rwanda e il Tour of Quinghai Lake in Cina, oltre ad essere stato eletto come miglior corridore africano della stagione precedendo il connazionale Biniam Girmay.
Henok questa è la tua prima corsa in un team World Tour. Com’è stato il debutto? Te lo immaginavi così?
«Approdare nel World Tour è sempre stato un mio sogno ed obiettivo. Ho cominciato la nuova stagione ieri ed è andata piuttosto bene, ho commesso qualche errore nel finale, peró oggi è un altro giorno e cercherò di fare del mio meglio».
Ieri avete corso sempre in testa al gruppo. Temete il vento?
«Si, perché la possibilità di trovare il vento è alta e quindi è meglio farsi trovare pronti e quindi correre in testa al gruppo».
È una frazione adatta alle tue caratteristiche quella di oggi?
«Sì, proverò a dare il massimo e speriamo che non ci sia troppo vento laterale».
Sarai anche l’uomo Astana per la classifica. Dove pensi verrà fatta selezione?
«Non conosco bene l’ultima tappa ma mi hanno detto che la salita è impegnativa e tutta in doppia cifra, lì penso che verrà fatta una bella selezione e penso che sarà la tappa che determinerà la classifica generale. Sperò quindi di essere davanti insieme ai migliori».
Hai pensato a qualche strategia per guadagnare qualche secondo, sempre in ottica generale, magari provando a fare qualche sprint intermedio?
«Penso che la cosa più importante sia essere presenti nell’ultima tappa, per me sarà più facile cercare di restare nel gruppetto dei migliori l’ultimo giorno».
Dopo l’AlUla Tour andrai al Tour du Rwanda, corsa che tu hai vinto lo scorso anno. Come pensi di arrivarci quest’anno?
«Saró al via con la squadra di sviluppo, è una buona corsa per me e proverò a difendere il mio titolo».
Quali saranno invece gli obiettivi principali per questa stagione?
«Ottenere dei buoni risultati e cercare di fare più punti possibili per la squadra perché si possa rimanere tra le migliori formazioni del ranking UCI».
In Australia abbiamo visto Tesfatsion circondato da tantissimi fan provenienti dall’Eritrea. Cosa significa per voi avere così tanti tifosi in giro per il mondo?
«È una sensazione bellissima che ci dà molta carica. Vorrei ringraziare tutti i tifosi per essere sempre al nostro fianco. Quando in corsa sventolano le bandiere dell’Eritrea per noi è sicuramente una motivazione in più, ci fa sentire come a casa».
Qual è la tua corsa dei sogni?
«In Eritrea, quando ero piccolo, insieme ai miei genitori guardavo sempre il Tour de France, e adesso che sono passato professionista il sogno è quello di vincere qualche tappa al Tour».