Si è spento nella notte, a causa dell’aggravarsi di una malattia che lo aveva colpito alcuni mesi fa, l’ex professionista Emilio Casalini, classe 1940, storico gregario di Vittorio Adorni e professionista dal 1965 al 1973. Il suo nome è legato soprattutto ad una mitica tappa del Giro 1968, che Casalini vinse sul Monte Grappa dopo una lunga fuga, protetta proprio dal suo capitano Adorni.
Da quel giorno fu ribattezzato “Il fante del Grappa”. Indossò anche la maglia rosa per un giorno, dopo la cronostaffetta che aprì il Giro del 1971, da Lecce a Brindisi, vinta dalla Salvarani. L’indomani, tutti i componenti della squadra indossarono il simbolo del primato. Conclusa la carriera da ciclista, Casalini aveva lavorato come orafo.
In carriera Casalini ha difeso i colori della Bianchi nel 1965, della Legnano nel 1966, della Salamini-Luxor Tv nel 1967, della Faema nel 1968, della Scic nel 1969-70, della Salvarani nel 1971-72 e della Bianchi nel 1973.
Il dolore dell’amico ed ex compagno di squadra Ercole Gualazzini confidat a La Gazzetta di Parma: “Emilio era una persona buona e speciale, l’amico che tutti vorrebbero avere. Lascia un vuoto immenso”.