Senza ombra di dubbio la squadra rivelazione di questo Tour de France è la Uno X ProTeam. Il team norvegese è alla sua prima partecipazione alla corsa gialla e nella classifica riservata alle squadre occupa il diciottesimo posto, alle spalle della Intermaché Circus Wanty e davanti a EF Education Easy Post, Lotto Dstny, Soudal Quick Step e Alpecin Deceunick. Tobias Halland Johannessen è sicuramente la punta di diamante di questa squadra che come sponsor ha il colosso del petrolio scandivano Uno-X. Tobias Halland Johannessen che di anni ne ha 23 ed ha vinto nel 2021 il Tour de l’Avenir, è anche tra i migliori scalatori della Grande Boucle e nella classifica per la maglia a pois è ottavo alle spalle di Hindley ed è settimo nella graduatoria per il miglior giovane. Tobias, ha anche un fratello gemello, si chiama Anders Halland Johannessen e come lui, corre con la Uno X, ma in questo Tour non è presente.
Il giovane di Drøbak è considerato uno dei migliori talenti tra i corridori scandinavi e in montagna, ha fatto un lavoro fantastico nella frazione con arrivo a Cautertes, dove ha conquistato il terzo posto alle spalle di Pogacar e Vingegaard e lo abbiamo visto arrivare quinto anche nella dodicesima frazione. Con lui c’è anche Jonas Gregaard che nella tappa con arrivo a Puy de Dome è giunto ottavo.
La Uno X è la squadra più giovane di questo Tour, ma di certo non mancano gli uomini di esperienza: a vestire la maglia gialla-rossa c’è Alexander Kristoff che in squadra, oltre ad essere il velocista di punta, sta insegnando ai giovani scandinavi tutto quello che ha imparato nella sua lunga carriera.
Nella quarta, settima e undicesima tappa Kristoff è sempre stato davanti per cercare la vittoria, ma la qualità al Tour è alta e vincere non è mai facile.
Il budget di questa squadra non è sicuramente ai livelli delle formazioni del World Tour, ma non per questo il team ha deciso di omaggiare gli sponsor entrando in fughe che non avrebbero potuto gestire. Tra le squadre minori, la Uno-X è stata quella che ha saputo usare maggiore strategia. Li abbiamo visto con il treno dei velocisti al lavoro per Kristoff e poi nelle tappe in montagna dove i più giovani hanno fatto vedere tutto il loro talento. L’obiettivo di questo team è di vincere almeno una tappa: non sarà facile, restan cinque occasioni, ma sicuramente ci proveranno con lo stesso impegno manifestato fino ad ora
In Norvegia grazie a questa formazione il ciclismo sta crescendo a doppia velocità, non solo in termini di numeri, ma anche a livello mediatico. La squadra vuole diventare il punto di riferimento per i giovani ciclisti scandinavi, che in questo modo non saranno più costretti per forza a correre con formazioni straniere, ma potranno militare con orgoglio nella squadra di casa.