Quando Andrey Amador e Matis Louvel sono partiti pronti via da Clermont-Ferrand, Daniel Oss si è mosso e nel giro di cinque chilometri si è trovato in fuga con loro. Una di quelle "azioni dimostrative" da frazioni di trasferimento, magari, ma all'esperto trentino della Total Energies non è andata giù l'arrendevolezza di Amador e Louvel che si sono rialzati quando hanno visto il gruppo a meno di mezzo minuto alle loro spalle. Oss è andato da solo per circa 35 km ancora ed è stato ripreso ai -13 dall'arrivo di Moulins, guadagnandosi la consolazione del premio di combattivo di giornata.
Questo il commento alla Rai del fedele gregario di Peter Sagan al termine di questa 11^ tappa del Tour de France: «Essendo tappa per velocisti siamo andati in fuga solo in tre, però con un po' di vento a favore si è quasi trasformata in una bella occasione. Peccato essere rimasto da solo, avremmo potuto mantenere una buona velocità: in questo momento del ciclismo dove si spingono rapporti assurdi, se la velocità è alta non è così semplice chiudere per il gruppo. Personalmente sentivo di avere buona gamba e buon ritmo: fossimo rimasti insieme, saremmo potuti andare più avanti...»