Quello tra il Giro d'Italia e Joao Almedia è un rapporto ormai consolidato e il portoghese è apprezzato protagonsta della corsa rosa anche se quella di oggi al Bondone è la sua prima vittoria al Giro.
«È una giornata veramente speciale, una grande emozione cogliere questa vittoria che è la mia prima al Giro d'Italia. Per me è un sogno che si realizza. Sull'ultima salita stavo bensissimo, la squadra è stata straordinaria e nel finale ho deciso di provarci. Quando è arrivato Thomas alla mia ruota, abbiamo collaborato per cercare di aumentare il vantaggio su Roglic. Ed è stato speciale salire con lui visto che io ho sempre ammirato Geraint».
E ancora: «Dove posso arrivare? Negli ultimi anni ho sempre cercato di lavorare per migliorare giorno dopo giorno, lavoro per vivere giornate me questa. È vero, una settimana fa avevo detto che sarei stato contento del podio, lo confermo, ma dico anche che se fosse il primo gradino del podio sarebbe meglio...».
Quello che ha fatto Almeida oggi è un messaggio chiaro: il portoghese adesso punta alla vittoria finale della corsa rosa. Oggi non è stata un'azione a caso, ma c'era un piano ben preciso sul quale la UAE Emirates aveva lavorato. «Quando ho capito che era arrivato il momento giusto, ho provato ad andare. Abbiamo avuto una giornata molto difficile dove ci sono state solo salite e discese. Mi sentivo bene, quindi ho preso la decisione di andare rischiando tutto».
Almeida è il più giovane tra i tre corridori leader che possono ambire alla vittoria finale e senza indugiare troppo ha deciso di prendere in mano la situazione. «Se non ci provi, non sai mai cosa può succedere. Io oggi ci ho provato e sono riuscito a vincere».
Il portoghese ora ha un vantaggio di 18 secondi dalla nuova maglia rosa Geraint Thomas e ha superato Primoz Roglic nella classifica generale. Per il portoghese questo è il quarto Giro d'Italia e dopo aver indossato la maglia rosa nel 2020 per 15 giorni, adesso ha conquistato una tappa e può sognare la vittoria finale a Roma. «So che voglio sempre di più e se avrò gambe buone continuerò ad attaccare. Se non attaccherò vuol dire che non mi sentirò bene. Posso dire per certo che lotterò fino alla fine e darò il massimo».