Alessandro Fedeli quest’anno è ripartito dalla Q36.5 con l’idea di far vedere finalmente la miglior versione di se stesso. Oltre al contratto con questa nuova formazione Professional, che gli ha dato la possibilità di rimettersi in gioco dopo le disavventure Delko e Gazprom e una difficile seconda metà stagione in EOLO Kometa, è riuscito a realizzare un altro suo sogno, ovverosia aprire FPLab - a Bussolengo (Verona) - negozio specializzato in bikefitting, preparazione atletica e massaggi sportivi.
«L’idea di aprire il negozio è nata dal mio essere sempre tanto meticoloso per quanto concerne la posizione in bicicletta. Insieme a Enrico Pirondini, il mio storico massaggiatore, laureato in Scienze Motorie con specializzazione in biomeccanica, abbiamo deciso di dar vita a questo nuovo e ambizioso progetto. Oltre alla biomeccanica, la preparazione atletica e il messaggio sportivo a breve verrà inserita anche la figura della nutrizionista che per noi sarà un ulteriore valore aggiunto. Mia sorella Sara si sta laureando in dietistica e quindi nel giro di un paio di mesi si aggiungerà al gruppo di lavoro. Abbiamo aperto a Bussolengo il primo di aprile (nessun pesce, ci dice scherzando ndr), e verso metà mese c’è stata l’inaugurazione. Sono molto contento, pian piano stiamo iniziando ad ingranare anche se non è facile farsi conoscere, ma mi capita spesso di parlarne in corsa e stanno venendo molti ragazzi del gruppo tra cui Gianluca Brambilla, Walter Calzoni, Giovanni Lonardi e Alberto Dainese, che è passato a salutarmi. Anche tra gli amatori stiamo avendo un buon riscontro e quasi sicuramente nel giro di un anno apriremo il secondo negozio. Sto realizzando un mio sogno. Ci tengo a precisare però che non sto tirando i remi in barca e non sto mollando, il ciclismo e le corse restano sempre un mio grande obiettivo, ho semplicemente trovato questa opportunità, cosa che ho sempre voluto fare, e l’ho colta. Serve molto anche a me soprattutto a livello di prestazione. E’ utile per staccare la testa da quello che è il mondo frenetico delle corse. Mi rigenera passare del tempo in negozio, senza tener conto del fatto che adesso con FPLab ho tutto a disposizione, dalla messa in sella, ai massaggi».
In questa stagione con la maglia della Q36.5 Fedeli, per la prima volta in carriera a 27 anni ha corso le Classiche del Nord: “Quest’anno sono partito bene, poi ho preso lo streptococco in Oman e sono stato parecchio male, fino alla settimana della Sanremo avevo i valori molto bassi. Devo ammettere che la campagna del Nord non mi è piaciuta, non sono le mie corse. Sono felice di averla fatta perchè è stata una grande esperienza ma sono gare dove devi essere molto pronto sia fisicamente che mentalmente, serve quel qualcosa in più, inutile negarlo. Nel complesso però sono soddisfatto perchè è stata un’esperienza che non avevo mai avuto possibilità di fare, ho visto un mondo che dovevo vedere. Quello del ciclismo vero».
Vincente nelle prime due stagioni da professionista (due successi nel 2019 e uno nel 2020) nei due anni successivi Fedeli ha pagato la situazione delle squadre in cui militava: prima la Delko, che è fallita, e poi la Gazprom, formazione russa bloccata dall'Uci quando è scoppiata la guerra in Ucraina.
Da quest’anno però il veronese classe 1996 ha trovato una buona stabilità nella nuova formazione Professional che ha come prezioso consulente Vincenzo Nibali: «Non ho grandi obiettivi quest’anno ma vorrei essere il più costante possibile. Siamo una squadra nuova e quindi ci vuole del tempo per iniziare ad ingranare, anche se spero di riuscire ad ottenere ancora dei buoni piazzamenti e perchè no provare ad alzare le braccia al cielo. Alla Q36.5 sto molto bene, sono felice e ho trovato finalmente la mia dimensione. E’ una squadra super organizzata e non manca niente. Sono davvero molto contento, non posso chiedere di più. Siamo un bel gruppo, mi trovo bene con tutti - sia con i corridori che con lo staff - e speriamo di continuare a crescere. Il contratto in scadenza quest’anno? Sì, vedremo come andrà, se ci saranno delle proposte da altre squadre anche se sinceramente mi auguro di poter rimanere insieme a questo grande gruppo. Sono seguito all’A&J All Sports dei fratelli Carera e mi affido a loro, ma al momento non ho ancora messo troppo la testa sul prossimo anno. Per ora mi sto godendo gara per gara cercando sempre di dare il massimo. Prossime corse? Il Circuito di Vallonia giovedì e il Tour of Norway dal 26 maggio. Al momento ho queste due gare in programma, poi valuteremo insieme al Team».