Non hanno il grande favorito, ma quando si parla di collettivo e organizzazione la Ineos Grenadiers è sempre in prima linea. Al Giro d’Italia 2023 la formazione britannica si presenterà con un doppio leader, Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas, più due gregari di lusso come Thymen Arensman e Pavel Sivakov.
Tao è fresco di successo al Tour of the Alps e in generale da un inizio di stagione eccellente, che lo ha riportato sui livelli del Giro 2020 dopo un paio di stagioni sottotono. «Mi trovo molto bene con il nuovo preparatore, Dajo Sanders, e l’inizio di stagione è stato buono, ma dal punto di vista mentale non trovo molte differenze rispetto agli anni scorsi - spiega il londinese -. Finora è stata una buona stagione, ma parliamo sempre di corse sui 5-6 giorni e qui al Giro è tutta un’altra cosa. Quando arrivi alla terza settimana ciò che hai fatto nelle settimane precedenti non conta, devi essere pronto in quel momento».
L’unica cosa certa è che Geoghegan Hart ha un’attrazione viscerale per l’Italia, i suoi scenari e la sua cultura. Nel nostro Paese ha raccolto le soddisfazioni più belle della sua carriera e quando, un paio di giorni fa, è arrivato in Abruzzo, ha affidato ad Instagram uno splendido messaggio per gli italiani, scritto in italiano: «Amici. Siamo così diversi, eppure così simili - si legge -. Le nostre culture non sempre sono in sintonia. Alcune delle nostre specialità, come i fagioli sul pane tostato, il fish n chips o il tè al latte possono farvi venire un brivido lungo la schiena. Ma la passione che condividiamo per il ciclismo è qualcosa che ci accomuna, che ci unisce nella gloria e nella sofferenza di questo grandioso sport. I Tifosi sanno cosa significa veramente essere un ciclista, avere grinta, pedalare su questi valichi di montagna e attraversare questo storico Paese. Sarò felice di pedalare ancora una volta sulle vostre strade, circondato da tifosi e paesaggi straordinari, e da alcuni dei migliori ciclisti del mondo. È giunto il momento di tornare! Spero che anche questa volta porterete con voi l’incredibile passione che vi caratterizza. Amore infinito, il Giro d’Italia».
Con lui ci sarà Thomas, che in questo inizio di stagione ha inseguito una condizione che ancora non sembra essere arrivata, ma che spera di trovare nei prossimi giorni: «Io e Tao abbiamo avuto un percorso diverso per arrivare qui. Lui è andato davvero forte, mentre io sto cominciando ora a sentirmi bene, anche se non sono ancora al 100%. L’obiettivo è essere al massimo per la terza settimana e per le grandi tappe di montagna. Condividere la leadership? Non è un problema, l’ho già fatto in passato con Froome e Bernal. A volte c’è stata qualche frizione con Chris, ma credo che con Tao andrà tutto bene, corriamo insieme da tanti anni e abbiamo un buon feeling. L’importante sarà essere onesti l’uno con l’altro. Futuro? Voglio continuare a correre perché mi diverto ancora a stare coi miei compagni, anche i più giovani, e fare fatica».
Sia Tao che Geraint si sono poi espressi sui tanti casi di covid che stanno colpendo il gruppo negli ultimi giorni: «Sono tre anni che conviviamo con questa situazione, è anche inutile stare a preoccuparsi più di tanto e continuare a parlarne - ammettono -. La squadra prende tutte le precauzioni del caso e noi stiamo attenti nel limite del possibile, non solo per il covid ma per qualsiasi altro virus. Se dobbiamo prendercelo, ce lo prenderemo, c’è poco da fare e da parlare».
Tra i corridori della Ineos, però, i primi riflettori saranno puntati su Filippo Ganna, uno dei maggiori indiziati a conquistare la prima Maglia Rosa nella cronometro sulla Costa dei Trabocchi: «Non so quali siano le mie condizioni - spiega l’ex campione del mondo a cronometro -. Credo di stare bene, ma vedremo sabato mattina. La prima cronometro è sicuramente la più adatta alle mie caratteristiche e vestire la prima Maglia Rosa sarebbe ovviamente molto bello. Remco dice di non essere tra i favoriti? La sua solita pretattica, me lo aspetto in lotta per la vittoria fino alla fine. Dopodiché ci saranno anche Roglič e Küng tra i papabili per la vittoria, sarà una bella lotta».
Non avendo in squadra i grandi favoriti del Giro, Pippo spera di poter prendere un po’ meno vento in faccia rispetto alle sue ultime apparizioni: «Spero di poter stare un po’ più coperto, perché farsi un Giro sempre davanti è veramente dura. Ma se le condizioni di gara ci costringeranno a stare in testa al gruppo, non mi tirerò indietro dal farlo».