Il Giro d’Italia è alle porte ma a Pieve di Soligo si pensa già a quando finirà. Lunedì 29 maggio, infatti, all’indomani del gran finale di Roma, alcuni dei grandi protagonisti della Corsa Rosa voleranno direttamente verso le Colline del Prosecco, dove li attende il Cycling Stars Criterium 2023. La manifestazione è rinata nel 2017 sulle ceneri del celebre Circuito degli Assi, la kermesse che raccoglieva i migliori professionisti e li faceva sfidare su di un percorso ad anello da ripetere più volte, dando la possibilità agli appassionati, in particolare ai ragazzi più giovani, di godersi da vicino come non mai le superstar del ciclismo.
L’obiettivo degli organizzatori del Cycling Stars Criterium, Enrico Bonsembiante e l’ex campione del mondo Alessandro Ballan, è lo stesso, con la succulenta aggiunta delle gare riservate agli ex professionisti e alle donne, che hanno debuttato l’anno scorso in una format totalmente innovativo per la categoria. L’evento è stato presentato nella prestigiosa e suggestiva sede del Consiglio Regionale Veneto, Palazzo Ferro-Fini, dal momento che tra i grandi promotori della manifestazione c’è anche il consigliere Alberto Villanova, che è proprio di Pieve di Soligo. «Il Veneto è terra legatissima al ciclismo: sul territorio lavorano numerose società sportive che fanno crescere tantissimi ragazzi e ragazze avvicinandoli al mondo delle due ruote - ha detto Villanova -. Trovo quindi molto importante avere la possibilità di portare i giovani a contatto con i campioni, con i loro idoli. Ringrazio i tanti volontari e le società sportive che sono la linfa vitale dei nostri territori, la Federazione Ciclistica e il Comune di Pieve di Soligo per aver dato ospitalità al ‘Criterium’. Rivolgo la mia gratitudine in particolare agli Alpini, che non faranno mancare la loro assistenza alla kermesse, nonché tutti gli sponsor».
Ballan, dal canto suo, ha voluto rimarcare il fatto che mai come in queste manifestazioni i campioni sono a contatto con la gente e disponibili a scambiare due parole e scattare fotografie. Questa è la strada da seguire se si vuole far tornare il ciclismo ad essere lo sport popolare di un tempo: «Ci sarò anch’io con gli ex professionisti, e sono sicuro che quando comincerà la gara, come sempre, ritroverò quella competitività che mi spingerà a voler battere tutti» ha scherzato l’atleta di Castelfranco Veneto. Per avere i nomi degli atleti al via bisognerà attendere ancora qualche giorno, visto che ingaggi e richieste dei vari corridori dipenderanno da come andrà al Giro. Una cosa è certa, gli organizzatori stanno lavorando per portare anche i più forti, vale a dire Remco Evenepoel e Primoz Roglic.
PROGETTO “ABILITÀ ITALIA” - Subito dopo il Cycling Stars Criterium, è stato presentato anche il progetto Abilità Italia, fortemente voluto dalla FCI e in particolare dal responsabile della Commissione Giovanile Roberto Fontini consigliere nazionale Fabrizio Cazzola. Rivolto alla categoria esordienti, dai 12 ai 14 anni, si tratta di una manifestazione itinerante che ha l’obiettivo di sviluppare le abilità tecniche in bicicletta dei ragazzi, in modo da renderli più consapevoli e sicuri in sella, e premiarli non solo perché vincono le gare. Si articola in particolare in tre prove che si svolgeranno in altrettante province venete: Venezia, il 6 maggio a Fossalta di Portogruaro (organizzazione GS Cintellese), Treviso, il 27 maggio a Monastier (organizzazione della Ciclistica Provinciale Treviso) e Padova, il 10 giugno a Este (organizzazione del Club Ciclistico Este). Il ragazzo migliore al termine delle tre prove, sarà iscritto di diritto al Campionato Italiano.
«Questo progetto nasce dalla voglia di non far scappare i bambini dal ciclismo perché magari fanno fatica a vincere - spiega Cazzola -. C’è il lato agonistico della bicicletta, certo, ma c’è anche il lato tecnico del saper guidare il mezzo, aspetto al quale noi come FCI teniamo molto. Con queste tre prove ci piacerebbe quindi che i ragazzi guardassero alla bici in maniera un po’ diversa da come fanno di solito. E poi, saper guidare al meglio, significa più sicurezza e più consapevolezza. Sono grato alla Regione Veneto per aver creduto una volta di più nella nostra iniziativa».
Su questo tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti, appassionato ciclista: «Se nel calcio di giocatori italiani giovani se ne vedono sempre meno, mi piace vedere come la Fci si prodighi invece per promuovere tra i più giovani la pratica sportiva. Chi investe in questi giovani, in queste discipline, crede nel futuro e crede nei valori della pratica sportiva. Il senso profondo dei due eventi che abbiamo presentato oggi è proprio questo: lo sport tra la gente e per la gente, lo sport che parla ai giovani e per i giovani. E anche per chi, come me, giovane non lo è più, ma ama ugualmente assistere a competizioni di alta qualità e classe».