Arriva il Giro d'Italia e a fare da filo conduttore sulle reti Rai per tre settmane sarà la sigla originale scritta da Raphael Gualazzi. Il brano che farà da sfondo a ogni tappa della Corsa Rosa è stato lanciato in anteprima in occasione della presentazione a viale Mazzini della programmazione Rai per il Giro.
«Per me la bicicletta, il ciclismo in generale, è fortemente legata alla mia infanzia e alla spensieratezza, all'adolescenza e al fervore delle passioni. Da adulto sto invece vivendo il valore della sconfitta come la cosa più preziosa che si può vivere, perché le ferite ti rendono più forte e più grande qualunque sia il tuo sogno. Lo spirito di squadra conta tantissimo anche nella musica, ha senso solo quando c'è un'unione anche in senso estetico e artistico: un'altra analogia" con il ciclismo "tra le tante che ci sono» spiega l'artista.
E' a lui che la Rai ha chiesto di interpretare, in musica e parole, quelle emozioni che solo la corsa ciclistica più amata può sprigionare. E il risultato è una composizione spiccatamente emotiva, onirica e passionale insieme: un crescendo di sensazioni che accompagna lo scorrere delle immagini, salendo di tono dal parlato iniziale all'esplosione di gioia finale, come se fosse, esattamente, la trasposizione in musica di una tappa del Giro, che mescola sofferenza e fatica, dolore e gioia, disperazione e sorrisi. «La composizione è nata istintivamente - racconta Raphael -: ero in studio e stavo provando alcuni brani che sto portando in concerto in queste settimane. All'improviso mi è venuta in mente una bici, e allora ho girato lo spartito e ho scritto, sul foglio bianco, le parole della sigla. Solo dopo l'ho musicata».