Il Giro della Città Metropolitana di Reggio Calabria è la sorpresa che non ti aspetti. Una realtà che ha voluto e accolto il suo giro ciclistico con una dimostrazione di capacità che ha sorpreso gli addetti ai lavori. Per quali motivi? Coinvolgimento del territorio, oltre al semplice tifo, efficienza amministrativa, sicurezza lungo il percorso e attenzione mediatica.
Partiamo dalla sicurezza e dal colpo d’occhio, che ha impressionato già dal sabato, con il lungomare Falcomatà chiuso alle auto e che ha permesso agli addetti ai lavori di allestire al meglio le strutture.
Ha meravigliato, lungo il percorso, la totale assenza di auto a bordo strada. Attivo, fino a pochi minuti prima del passaggio, un servizio di rimozione delle auto in sosta nelle zone in cui erano stati apposti i cartelli di divieto. Una politica di tolleranza zero.
Importante pure il presidio dei volontari delle varie associazioni, a vigilare qualunque accesso stradale. Il tutto si è perfettamente integrato con l’ottima organizzazione di Extragiro, coordinata da Marco Selleri.
Il calore del territorio, assodato quando si va al Sud con anche una serie di eventi collaterali, è stato impreziosito dalla massiccia partecipazione Media, con oltre 50 giornalisti accreditati. Un numero non usuale per una gara 1.1.
Cade invece un luogo comune, che vuole un’amministrazione pubblica lenta. La Città Metropolitana ha dimostrato un’efficienza che ha stupito, in primis gli organizzatori, che vantano un’esperienza su tutto il territorio nazionale.