Corre ancora Sonny Colbrelli, per Forza Italia. Il traguardo? Un posto al Consiglio regionale lombardo. «È una sensazione strana, capitata velocissimamente, ma certamente molto stimolante e bella», dice il bresciano. «Mi ha voluto in squadra il senatore Adriano Paroli, mi ha fatto sentire subito importante e alla fine non ho saputo dirgli di no. Chiaramente il mio territorio sarà quello di sempre: lo sport. Il sogno? Poter fare qualcosa per i bambini, che secondo me fanno ancora troppo poca attività fisica. Lo sport aiuta a crescere, a prescindere dai risultati».
È sul pezzo Sonny e non potrebbe essere altrimenti, non c’è bisogno di incalzarlo sulla sicurezza sulle strade e sui genitori che sono sempre meno propensi a dare i loro ragazzi al ciclismo… «Questo lo so bene, e ne ho parlato immediatamente con il senatore Paroli e altri membri apicali di Forza Italia, come il capogruppo di Forza Italia al senato, Licia Ronzulli. A tale proposito è stato depositato un disegno legge (a firma Ronzulli, Berlusconi, Paroli, Rosso, Craxi, Damiani, Fazzone, Gasparri, Lotito, Micciché, Occhiuto, Silvestro e Zanettin, ndr) sul metro e mezzo di distanza da tenere dai ciclisti in fase di sorpasso. In Spagna, dove è stato adottato, ci sono un quarto dei morti che qui in Italia. Quindi, spero proprio che questo articolo possa essere inserito nel Codice della Strada, sarebbe il primo passo per onorare la memoria di campioni come Michele Scarponi e Davide Rebellin, ma non solo». E le piste ciclabili? «Andrebbero bene se fossero fatte come in Belgio, Olanda o Danimarca, ma così come sono le nostre è difficile». E dei 30 all’ora in città? «Perché in città come Milano si va più dei 30 all’ora? Sono più le volte che sei fermo di quante sei in movimento».