L’ottava tappa del Tour de Langkawi è stato un tripudio di emozioni, corsa a tutta fin dai primi chilometri ha regalato un vero e proprio spettacolo in cui Alex Molenaar è stato il vero protagonista. In volata ha battuto Jason Osborne dopo una fuga che ha caratterizzato la giornata, regalando alla sua Burgos BH una vittoria rincorsa e voluta ad ogni corso. E’ un modo perfetto per lui per chiudere una stagione che di certo non è stata dalla sua parte ed una prossima che si prospetta essere ancora più difficile.
«Sono davvero felicissimo e anche un po’ emozionato - dice Molenaar a tuttobiciweb -: non è solo una vittoria personale, ma soprattutto di squadra, è grazie a loro se sono sul gradino più alto del podio. Tutto il mio team ha corso a tutta il Tour de Langkawi, ogni giorno attaccavamo ed eravamo sempre più vicini al podio. Ieri un mio compagno è arrivato terzo, abbiamo veramente sfiorato la vittoria ed ora finalmente eccomi a festeggiare. Solitamente non mi piace la pioggia, preferisco di gran lunga il sole anche se sotto l’acqua mi trovo davvero bene, forse perchè mi ricorda un po’ casa dove praticamente piove sempre.»
Alex Molenaar è stato protagonista della numerosa fuga di giornata, poi a 30 km dal traguardo è stato proprio lui a rompere gli indugi e provare a portare via un gruppo più ristretto .«Nella fuga di giornata c’erano molti atleti forti, era fondamentale provare a decimare il gruppo, altrimenti sarebbe stato impossibile riuscire a fare la differenza. Sull’ultima salita ero stanchissimo, non mi sentivo veramente più le gambe, ma fortunatamente io e Osborne siamo riusciti a collaborare bene e abbiamo mantenuto il nostro vantaggio. Poi sul finale ci siamo guardati leggermente ed è partito lo sprint, a quel punto non ho pensato più a nulla, ma ho dato tutto quello che mi era rimasto» ci dice l’olandese rivelandoci che gli sembra stranissimo essere riuscito a battere un ragazzo dell’Alpecin Deceuninck che in questi giorni in Malesia sembra davvero invincibile».
Sono state tre stagioni speciali per lui nella Burgos BH, ha imparato tanto e ha avuto la possibilità di partecipare a corse di alto livello come la Vuelta di Spagna. Quest’anno per lui è stato però tutt’altro che facile, un’autentica sfortuna l’ha colpito in pieno impedendogli di fatto di correre come voleva. «E’ stata una stagione travagliata, come se fossi stato colpito da una maledizione. Subito ad inizio anno mi sono ammalato, ho avuto la mononucleosi che mi ha devastato. È stato lungo e difficile riprendersi e il fisico con fatica è riuscito a tornare quello di prima. Sono stato fermo a lungo perché non riuscivo più a trovare un buon colpo di pedale, in pratica non è mai stata una vera stagione. Arrivare qui alla fine e riuscire a vincere è qualcosa di assolutamente unico, lo ammetto sono emozionato perché non me lo sarei mai aspettato».
La voce di Alex Molenaard è carica di emozione perché la vittoria di oggi accende quella luce ad una stagione totalmente da dimenticare. Per lui che pedala da quando aveva dieci anni, il sogno è sempre stato quello di correre in una grande squadra, fare le grandi competizioni europee, ma ora è costretto a fare i conti con la tremenda realtà, Molenaar è infatti uno dei tanti atleti a non avere un contratto, un destino in bilico e una speranza appesa a queste ultime corse. Una vittoria per provare a farsi vedere e a urlare al mondo che proprio non vuole smettere di sognare.