Thymen ARESMAN. 10 e lode. È sua la tappa della Hoya de la Mora, è sua la “Cima Fernandez” di questa Vuelta. È lui l’eroe di giornata che trascorre una giornata interamente in fuga. Parte con altri 28 e poi arriva da solo questo fantastico ragazzone olandese di soli 22 anni. Recupera tre posizioni in classifica generale, in una Vuelta che lo vede chiaramente tra i grandi protagonisti e la sua scalata può solo proseguire: è in rampa di lancio.
Enric MAS. 9. Il 27enne spagnolo della Movistar oggi è al posto d’onore, con tutti gli onori del caso, in una tappa vera, quella “regina”, nella quale non è re per poco.
Miguel Angel LOPEZ. 9. La sua Astana e il suo Beppe Martinelli pensano a tavolino una tappa perfetta e il pittore prova a disegnare qualcosa di unico e irripetibile. È chiaramente ispirato. È chiaramente in buona giornata, ma davanti a sé ha chi ha anticipato i tempi e lui qualcosa è costretto a pagare. Ma non è finita.
Jay VINE. 8. Via fin da primo mattino, a caccia di punti per la sua maglia a pois blu dei gran premi della montagna. Il 26enne australiano della Alpecin è uno dei volti nuovi di questo Giro di Spagna.
Primoz ROGLIC. 8. Sembra faticare come un ossesso, ma alla fine fa una sola accelerazione, che gli consente di rosicchiare 15” a Remco. Non sono gran che, ma la Vuelta resta assolutamente aperta: la maglia è a 1’34”. Non è un’eternità.
Ben O’CONNOR. 7,5. Ben Ben: bella tappa. Sempre davanti, sempre nel vivo della corsa, per restare con la nobiltà di questo Giro.
Juan AYUSO. 9. Lui fa cose che per un ragazzo di 19 anni sono semplicemente eccezionali. Avrebbe l’età quasi da Lunigiana, invece sembra già pronto per il Tour.
Jai HINDLEY. 7. Tappa all’attacco, per provare a lasciare il segno. Non gli riesce il colpo grosso, ma la sua prestazione se non è grande è di sicuro livello.
Remco EVENEPOEL. 7. Lotta, lavora, controlla: paga. Paga qualcosa. Chiaro, non è mai bello quando arrivi appena dietro, ma è ancora saldamente davanti.
Joao ALMEIDA. 7. Lui va del suo passo, poco gli importa cosa facciano davanti al suo naso, ancor meno dietro alla sua schiena. Lui si mette in modalità “lascia fare” e poi fa lui, con un’andatura di assoluto livello, che lo tiene a livello: degli altri.
Marc SOLER. 6,5. Fa una corsa pazzesca e annusa anche il profumo del successo, poi cambia il vento e assapora l’aroma della sconfitta.
Carlos RODRIGUEZ. 5,5. Oggi il giovane spagnolo paga dazio, e perde anche il 4° posto in favore di Ayuso. Ma ha solo 21 anni e ci sta.
Wilko KELDERMANN. 17. Dopo pochi chilometri piccola caduta di gruppo, nella quale viene coinvolto anche il corridore olandese, che prende una bella botta e non si rialza immediatamente, poi dopo le cure torna nei ranghi.
Vincenzo NIBALI. 6. Dopo solo un chilometro lo Squalo parte con Luis Angel Mate, Hugh Carthy, Rohan Dennis, Vojtech Repa e Carl Fredrik Hagen. Al km 22 Vincenzo Nibali, Rohan Dennis e Hugh Carthy hanno 18'' su ben 26 inseguitori: David De la Cruz (Astana), Jai Hindley (Bora Hansgrohe), Lawson Craddock (Bike Exchange), Ruben Fernandez (Cofidis), Elie Gesbert (Arkea Samsic), Omer Goldstein (Israel Premier Tech), Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen), Rigoberto Uran (EF), Xabier Azparren (Euskaltel), Thymen Arensman (DSM), Louis Meintjes (Intermarché Wanty Gobert), Richard Carapaz (Ineos), Sam Oomen (Jumbo Visma), Nelson Oliveira (Movistar), Marc Soler e Brandon McNulty (UAE), Fausto Masnada e Louis Vervaeke (Quick Step), Gino Mader e Fred Wright (Bahrain Victorious), Sebastien Reichenbach e Rudy Molard (Groupama FDJ), Jay Vine (Alpecin, maglia a pois) e il compagno Xandro Meurisse, Mads Pedersen (maglia verde, Trek Segafredo) e il suo compagno Antonio Tiberi. Saranno questi 29 corridori a condizionare la prima fase di corsa.
RITIRO. 39. Tra Covid e ritiri in due settimane di gara, sono 38 i corridori già tornati a casa. Questa mattina sono stati 145 i corridori che hanno preso il via da Martos. Lungo la giornata, si ferma anche Domenico Pozzovivo, che si aggiunge alla già nutrita schiera di ritirati. Era il miglior italiano in classifica (29° a 38'05'' da Evenepoel), adesso c’è Edoardo Zambanini, 35° a 59’06”.