A fare un bilancio in casa UAE Emirates dopo i primi tre giorni di corsa, è Mauro Gianetti, il general manager del team. «Fino ad oggi posso dire tranquillamente che abbiamo vissuto un’esperienza bellissima. Abbiamo vissuto tre giorni in un Paese bellissimo, che ha saputo donarci un’accoglienza straordinaria. Abbiamo sicuramente assistito a quella festa che merita una corsa importante come il Tour de France».
Pogacar è il grande favorito per la vittoria finale del Tour e il dirigente svizzero è soddisfatto per quello che il suo team ha dimostrato nel prologo. «Ogni giorno sappiamo che ci sarà una gara diversa. Sappiamo che saranno 21 giorni di gara tutti diversi e abbiamo la consapevolezza di aver iniziato bene. Pogacar ha avuto un ottimo inizio, dimostrando che la sua condizione è a un ottimo livello. La corsa ripartirà martedì e noi dobbiamo e cercare di interpretare bene le tappe fino alla fine».
Una delle doti di Tadej Pogacar è la calma che riesce a mantenere e quel recupero fisico e mentale, che lo differenziano dagli altri corridori. «La calma e la tranquillità di Tadej sono una sua dote straordinaria. Questo è innato in lui, è una cosa tutta sua che non puoi acquisire».
Gianetti è senza dubbio una delle persone più vicine al campione sloveno ed è tra quelle che meglio lo conosce. «Una delle qualità del nostro Tadej è la sua capacità di rimanere concentrato. Questo gli dà la possibilità di lavorare in modo serio già molti mesi prima dell'appuntamento in questione, e cerca sempre di dare il massimo: arriva all’evento sempre con la condizione fisica e mentale giusta per affrontarlo».
Il Tour de France non è una corsa qualunque e tutti sanno che ogni giorno possono esserci degli imprevisti. «Naturalmente per vincere non basta la concentrazione e bisogna metterci gambe, cuore e abilità e lui naturalmente ha tutte queste caratteristiche. Inoltre lui crede ciecamente in quello che fa e questo è un ulteriore aiuto per raggiungere l’obiettivo».
Tutti pensano che la vittoria del Tour sarà un affare solo tra la UAE Emirates e la Jumbo-Visma, ma Gianetti non è assolutamente di questa idea e pensa che la Grande Boucle quest’anno sia veramente aperta. «La Jumbo- Visma non è la nostra unica avversaria, sarebbe riduttivo affermare una cosa del genere. Quest’anno in gruppo ci sono tantissimi corridori di alto livello: mi viene subito in mente la Ineos che ha messo in piedi una squadra davvero forte. Poi c’è anche Vlasov che già all’inizio della stagione ha dimostrato di essere straordinario e penso sia un gradino, se non due, davanti agli altri. Sappiamo che il livello è tra i più alti e bisogna vivere le tappe giorno per giorno con la massima concentrazione».