Un inizio decisamente straordinario al Tour de France per la Quick-Step Alphavinyl e la voce di Patrick Lefevere si è fatta subito sentire al termine della corsa. «Sono vecchio ma nessuno mi deve fare la lezione». Queste sono state le prime parole che il general manager del team belga ha detto subito dopo il traguardo delal seconda tappa. Fabio Jakobsen è stato ieri il più veloce sul traguardo di Nyborg, centrando subito la prima tappa per i velocisti, convalidando così le scelte fatte da Patrick Lefevere, che nei giorni scorsi era stato molto criticato per aver lasciato in panchina Julian Alaphilippe e Mark Cavendish
«Volevamo assolutamente fare uno sprint per Fabio. Sfortunatamente, ci sono alcuni cowboy nel gruppo che fanno davvero cose da irresponsabili. Ci sono squadre che vogliono portare il loro velocista davanti, ma non hanno le gambe per farlo ed è quello che ha causato queste cadute. Penso in particolare al corridore dell'Intermarché. Yves Lampaert è caduto per primo, poi anche Florian Sénéchal. Certe volte non capisco come facciano a cadere a così».
Per Jakobsen la vittoria di ieri è stata importante, perché dopo l’incidente al Giro di Polonia del 2020, nessuno sapeva se sarebbe riuscito a correre in bici. L’olandese però è stato forte e dopo aver lavorato tanto per il recupero fisico, ieri a Nyborg è riuscito a conquistare la sua prima vittoria al Tour.
«Sì, la vittoria di Fabio è una grande soddisfazione. Tutti conoscono la sua storia e il suo percorso dalla Polonia a Nyborg. Era il suo più grande sogno fare il Tour. Penso che da adesso tutte le discussioni inutili finiranno. Sono stato in gara fino al rifornimento, poi ho preso la macchina per raggiungere il traguardo, perché volevo vedere la volata. La squadra ha fatto tutto bene. La tappa è stata meno difficile del previsto. Pensavo che il vento sarebbe stato più di lato che di fronte, alla fine ha non era ottimale per scatenare degli attacchi ma è andata bene lo stesso».