Un po’ direttori sportivi, un po’ massaggiatori, un po’ team manager ma anche psicologi. Insomma, i driver di Mediolanum non sono solo degli accompagnatori (nella foto da sinistra: Vannucci, Iachelini, Vavassori, Gasparotto e Bodei), ma dei Virgilio che accompagnano sapienti nei gironi del Giro. Il veterano del gruppo è Andrea Vavassori, bergamasco di Foresto Sparso, nella Valcaleppio, classe 1948. Per una vita taxista nella capitale morale, poi per quindici anni al fianco di Garioni e poi per otto del patron per eccellenza, Vincenzo Torriani, adesso è al fianco di uno che di nome fa Gianni Motta, e non ha bisogno di presentazioni.
Poco più giovani è Mario Bodei, classe ’53 di Desenzano sul Garda, ma abita a Milano, zona Bicocca. Mario Bodei ha corso: pista più che strada, prima da dilettante, poi dopo uno stop, anche da professionista, velocità, un terzo posto ai campionati italiani sia da dilettante sia da professionista. Lui è al fianco di Francesco Moser.
Luciano Gasparotto, per gli amici di tuttobiciweb, ma per tutto il mondo delle due ruote non ha bisogno di presentazioni. È l’uomo ovunque, per quanto mi riguarda è “radar” nel senso che intercetta tutto e tutti “h24”. Infaticabile, disponibile e generoso, è un ragazzo del 1962, che ha fatto e tra una corsa e l’altra, di ogni genere e tipo, fa ancora l’agente di commercio. Lui è qui per Alessandro Ballan, il nostro ultimo campione del mondo.
Emiliano Vanniucci – detto il messicano perché vive da anni a Bahias de Huatulco – è invece il toscano di Pontedera. Classe 1973, in Messico gestisce una attività con vendita di vini e liquori. Da cinque anni è uomo Mediolanum è porta in giro al Giro l’oro di Atene Paolo Bettini.
Ultimo ma non ultimo Thomas Iachelini, trentino di Cles, classe’93, titolare di un negozio di biciclette a Cles e direttore sportivo dell’Uc Van di Non, con Mediolanum da nove anni e visto che è trentino nonché noneso, non può che essere l’angelo custode di Maurizio Fondriest.
Cinque figure, cinque eccellenze che hanno tutti a cuore il ciclismo e la bicicletta. Tutti a fare squadra per un “dream team” azzurro di prim’ordine. Una squadra che pedala tutti i giorni portando ognuno a suo modo una storia da raccontare. Loro, i campioni, testimoni del loro tempo. Al loro fianco cinque tecnici, che con il tempo anche loro, queste storie aiutano a raccontarle.