Koen Bouwman ha vissuto la giornata più bella della sua carriera: quella conquistata a Potenza è la seconda vittoria personale ottenuta, che va a fare il paio con quella conquistata al Delfinato nel 2017. E al successo di tappa, il ventottenne olandese ha conquistato anche la maglia azzurra di leader della classifica dei GPM: «Non so cosa dire, sono davvero felicissimo. Io e Tom siamo entrati in fuga, lui stava molto bene e sono veramente contenti: ho avuto un momento difficile sulla penultima salita, ma Dumoulin ha fatto un lavoro straordinario e mi ha permesso di rientrare. In salita verso il Gpm di Montagna Grande di Viggiano ero davvero al limite, ma quando sono riuscito a rientrare sapevo di essere il più veloce del quartetto. Tom? È un grande del ciclismo, vederlo così felice per la mia vittoria è davvero il massimo».
SORRISO DUMOULIN. Quando la ruota gira bene bisogna farla andare e questo quello che oggi hanno pensato in casa Jumbo-Visma, quando Tom Dumoulin e Koen Bouwman sono entrati nella fuga che è arrivata al traguardo. Dumoulin da capitano ha lavorato per il suo compagno di squadra e nel finale lo ha pilotato verso la vittoria. «È stata una grande tappa per noi oggi – ha detto Dumoulin dopo il traguardo - Non era nei miei piani essere in fuga, ma all'improvviso ero lì e ho dato tutto per arrivare nel migliore dei modi».
Il finale della corsa ha visto Dumoulin con Bouwman, Mollema e Formolo correre per la vittoria e proprio Tom si è portato in testa per lanciare il compagno nello sprint. «Sono così felice per Koen. È uno dei corridori del gruppo che merita di più. Sapevo che sarebbe stato il più veloce, ma portarlo all'ultimo rettilineo per lo sprint è stato un grande successo per tutti noi. Ha funzionato, quello che abbiamo fatto e per questo sono molto felice».
Dumoulin nella tappa sull’Etna aveva perso molto, portando il suo ritardo a 8 minuti dal leader Lopez. Oggi l’olandese ha iniziato a recuperare, anche se il ritardo è ancora importante: 5’39”.
«Sentivo che le mie forze stavano leggermente diminuendo nel finale, normale visti gli sforzi che abbiamo fatto, ma Koen si sentiva ancora molto bene. La fiducia ora è tornata? Per il momento posso dire che sono molto contento».
E ancora: «Per me è stata una buona giornata. Ho pensato, che avrei avuto bisogno di qualche altro giorno, per ritrovare le gambe. Sono entrato nella fuga un po' per caso, perché ho cercato di proteggere Koen. Poi all'improvviso abbiamo avuto un gap e io mi sono trovato dentro in fuga. E’ stato fantastico che Koen sia venuto fuori così, non c'è corridore che meriti più di lui una vittoria come questa». Anche se oggi Dumoulin ha corso molto bene, vuole a spettare per dire cosa si aspetta da questo Giro.
«Senza dubbio oggi è andata molto meglio della tappa dell'Etna. Ma anche con le gambe di oggi non potrei essere tra i primi tre in classifica. Sto migliorando e spero di avere ancora due grandi settimane davanti a me. Penso di non essere all'altezza della classifica generale. Vedremo e per ora l'intenzione è quella di scegliere qualche altro giorno buono per me».