La sua ultima volta al Giro d’Italia è stata addirittura nel 2013, quando aveva vinto la maglia della classifica a punti, e nel carniere di Mark Cavendish ci sono 15 vittorie di tappa alla corsa rosa. «Sono rilassato - ha detto Cavendish durante la conferenza stampa a Budapest - perché ho una buona squadra e la mia forma è buona». Cavendish non è velocista qualunque e i risultati ottenuti fino ad oggi in carriera, lo portano ad essere uno dei migliori sprinter della storia del ciclismo. Al Tour dell'anno scorso ha vinto quattro tappe e la maglia verde della classifica a punti, arrivando ad un totale di 34 successi raggiungendo il record stabilito da Eddy Merckx.
Come sarà questo Giro per Cavendish? «Ci saranno un bel po’ di possibilità per i velocisti, ma comunque resterà un Giro difficile, non solo per me ma per chiunque».
Cavendish è felice di essere al via della corsa rosa e tornerà a correre sulle strade del Giro, dopo un’assenza lunga nove anni. «Ricordo che nel 2013 ho vinto cinque tappe quell'anno e sono stato il vincitore assoluto nella classifica a punti. Forse in questi nove anni le dinamiche della corsa sono cambiate, forse questa non sarà più la gara come la ricordo io».
Il britannico potrà contare su una squadra forte e sarà lui il capitano indiscusso per gli arrivi in volata. Per andare incontro alle esigenze del velocista, la Quick Step- Alphavinyl ha deciso di convocare all’ultimo momento Morkov, uomo di fiducia di Cavendish per gli arrivi in volata.
«Mi piace molto correre con Morkov – ha continuato Cavendish - ma oltre a lui in squadra ci sono Bert Van Lerberghe e Davide Ballerini. Questi sono i miei uomini per lo sprint. E poi ci sono James Knox e Pieter Serry e Schmid e Vansevenenant. È un piacere correre con questi corridori e poi sedermi a tavola con loro la sera. Abbiamo veramente una grande squadra».