Pressione e stress saranno alle stelle per la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, dove Julian Alaphilippe e i suoi compagni dovranno difendere l’onore della Quick Step – Alphavinyl. Non è facile correre in una squadra come quella di Lefevre, che negli ultimi 10 anni è stata una delle formazioni che ha ottenuto il maggior numero di vittorie in stagione. Attualmente il team belga ha al suo attivo 18 vittorie dall’inizio della stagione e meglio di lei ha fatto solo la UAE Emirates con 22 successi, ma la vittoria importante quest’anno ancora manca al branco di lupi. C’è un orgoglio da difendere e come occasione è rimasta solo la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, perché il Giro di Lombardia, quinta e ultima Classica Monumento dell’anno, si correrà a ottobre.
Alaphlippe non è riuscito a conquistare la sua quarta Freccia Vallone e sulle pendici dello Chemin des Chapelles, che per tre volte (2018, 2019, 2021) lo ha incoronato re delle Ardenne, ha dovuto cedere lo scettro a un fantastico Dylan Teuns che è riuscito a frenare anche l’ira di Valverde, che si è dovuto arrendere al secondo posto. Il francese iridato non era troppo frustrato al termine della corsa ed ha spiegato che per lui l’unico obiettivo possibile, era la Liegi-Bastogne-Liegi.
«Ad essere sincero adesso mi sento sollevato, perché avevo molte pressioni prima di questa gara – ha detto Alaphilippe – Siamo stati criticati perché non abbiamo ottenuto le vittorie che la gente si aspettava. Certamente mi sarebbe piaciuto vincere, perché io corro sempre per quello, ma questa volta mi sono sentito peggio degli anni precedenti e a 500 metri dal traguardo ero già al limite».
Alaphilippe questa volta non ha vinto, ma è sereno e spera per domenica di sentirsi forte e conquistare la Doyenne, una corsa con la quale ha un conto in sospeso. «Non mi rimprovero nulla, ho semplicemente fatto quello che avevo nelle mie gambe». Il francese iridato ha la Liegi nel suo mirino da sei mesi, perché questa è la corsa dei suoi sogni che continua a sfuggirgli, ma quest’anno vuole cambiare la sorte e per farlo ha saltato il Giro delle Fiandre e l’Amstel Gold Race. La Freccia per lui è stata più una corsa leggera e non una ricerca di vittoria a tutti i costi, perché c’è la Liegi che lo aspetta, dove vuole vincere per se stesso e la sua squadra.
«Mi sono lasciato la Freccia Vallone alle spalle e adesso penso solo alla Liegi». Sono queste le ultime parole di Alaphilippe, pronunciate al termine della corsa di mercoledì. Sa che il Wolfpack nella Liegi avrà l'ultima possibilità di salvare la propria primavera e se lui sarà il leader indiscusso, nel caso in cui le cose non dovessero funzionare, sa che ci sarà Remco Evenepoel come outsider che lotterà fino alla fine per portare a casa la vittoria.