Mentre il velodromo di Montichiari è chiuso per lavori di manutenzione e si continua a discutere sul progetto di Spresiano, qualcosa di concreto sta per realizzarsi nel centro Italia. Ad Ascoli Piceno, nelle Marche, è stato approvato e finanziato il disegno di un nuovo velodromo i cui lavori inizieranno tra pochi mesi. Non solo, l'amministrazione locale è già al lavoro per ottenere i fondi per realizzare un bike park che valorizzi la bici a 360° e che possa attirare verso l'area adriatica praticanti di ogni età e disciplina.
Questo centro per la multidisciplina di circa 20.000 metri quadri prevede a fianco al velodromo (che inizialmente sarà scoperto) un circuito di ciclocross permanente di 2.2 km, un'area per il bike trial, una pista da bmx internazionale e due anelli in asfalto di 2.5 km e 800 metri per i giovanissimi. «Il bando per le aziende interessate a realizzare il velodromo è stato pubblicato tre giorni fa e si chiuderà il 17 dicembre. L'inizio dei lavori è previsto per febbraio-marzo 2022. Il sindaco Marco Fioravanti sta aspettando un parere dalla Federazione Ciclistica Italiana, ma è deciso ad andare avanti per creare nella zona est della città, in prossimità del Comune di Castel di Lama, un bacino per tutti gli utenti della bicicletta, nella convinzione che le due ruote siano il mezzo migliore per valorizzare le periferie e ampliare il turismo nella nostra terra. Il Bike Park Piceno occuperà un'area di 8,50 ettari» rivela a tuttobiciweb Claudio Ceci, responsabile del Centro Pista Ascoli, il "vecchio" velodromo fatto costruire nel 1983 su impulso del padre Alfonso (mancato due anni fa, ndr), e smantellato a giugno.
Il progetto del nuovo velodromo è stato interamente finanziato con il Fondo Sport e Periferie per un importo di 1.472.000 € mentre il restante progetto del Bike Park che l’amministrazione comunale vuole portare a compimento al fine di creare un complesso ad uso di tutti gli utenti delle varie specialità del ciclismo unico nel suo genere in Italia, è oggetto di ulteriore richiesta fondi di cui si attende a breve l’assegnazione.
«Il velodromo storico doveva essere demolito 5 anni fa per ampliare il campo da calcio, ma ho fatto le barricate per tenerlo aperto e grazie a un veto del CONI ci sono riuscito fino quasi all'inizio dei lavori del nuovo che sorgerà a 50 mt da una pista ciclabile, già esistente per un buon 50-60%, che collegherà il capoluogo (Ascoli Piceno) alla costa (S.Benedetto del Tronto). Sarà situato a 1 km dallo svincolo autostradale e avrà una fermata del treno e del bus dedicata, quindi sarà facilmente raggiungibile. Il progetto sviluppato con i tecnici del Comune prevede la possibilità di aggiungere in un secondo tempo una copertura al velodromo, così che possa essere usato anche d'inverno. Abbiamo in mente una cosa semplice, come quella della pista di Nove Mesto in Repubblica Ceca, ma non vogliamo fare il passo più lungo della gamba quindi procediamo una pedalata alla volta» prosegue il presidente del Team Ceci Dream Bike, fratello di Vincenzo, che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Los Angeles '84 nella velocità, e papà di Francesco e Davide, plurititolati ai campionati italiani nelle specialità veloci (con Claudio nella foto, ndr).
L'idea partorita circa 8 anni fa da questa famiglia di “malati” di ciclismo prevedeva la realizzazione di un velodromo coperto che potesse diventare un centro di specializzazione per i velocisti, nel tempo si è modificata ma sta finalmente per vedere la luce e questa è senza dubbio una buona notizia per lo sport italiano. «Siamo andati avanti solo e soltanto grazie alla lungimiranza del comune di Ascoli e dell'Assessorato allo Sport guidato da Domenico Stallone. Non vediamo l'ora di poter avere un nuovo impianto e siamo fiduciosi che il Bike Park Piceno andrà in porto proprio come il velodromo che sognavamo» conclude Claudio Ceci.