Ventidue biciclette rubate, due dovranno presentarsi venerdì prossimo al Tribunale penale di Lilla. «Marcq-en-Baroeul disterà una decina di chilometri scarsi – racconta oggi Ciro Scognamiglio sulla Gazzetta dello Sport - : è lì che nella notte tra il 22 e il 23 ottobre erano state rubate 22 biciclette alla Nazionale di ciclismo impegnata ai Mondiali su pista di Roubbaix, comprese le Bolide Pinarello del quartetto di Filippo Ganna, olimpionico e iridato. Bottino da 400.000 euro circa, poi ritrovato in Romania una settimana dopo nel corso di una operazione di polizia».
A Lilla sono pronti a comparire un 20enne bosniaco e un 18enne francese (anch’esso, sembra, di origini bosniache) che rischiano potenzialmente una condanna fino a 7 anni di prigione anche in quanto recidivi, secondo fonti investigative. Il cerchio era stato stretto attorno ai due già a inizio novembre, quando il 3 erano stati fermati e ascoltati a Besançon, circa 600 chilometri più a Sud di Lilla. Perquisizioni erano state condotte anche a Lilla e Lomme, due dei loro nascondigli: uno viveva in una casa abusiva a Lomme, periferia di Lilla. Il furgone coinvolto nel furto è stato trovato lì, in un giardino di Lomme, e il coinvolgimento nella vicenda sarebbe stato ammesso da entrambi: d’altro canto, sarebbe stato rinvenuta anche della carta d’imballaggio con la sigla della Federciclismo (lo ha scritto la rivista Velo Magazine).
Il c.t. Marco Villa -spiega Scognamiglio- che adesso ha la responsabilità pure della pista femminile, farà un ritiro a dicembre in Sicilia sfruttando il velodromo scoperto di Noto e il 17-18 alcuni azzurri — tra cui il giovane Manlio Moro, 7° ai Mondiali nell’inseguimento individuale — parteciperanno a una gara internazionale a Grenchen, in Svizzera. L’idea poi è quella di annullare l’allenamento in pista del 22-23 dicembre ad Aigle (Svi), e conservare quello dal 28 al 30 a Novo Mesto, in Slovenia.