Ha soltanto 18 anni e, grazie alle 16 vittorie conquistate quest'anno, è considerano in Slovacchia l’erede di Peter Sagan. E lo è ancor di più adesso che ha firmato un contratto importante con la Deceuninck-Quick Step. Martin Svrček è nato in Slovacchia e ha imparato ad andare in bici proprio all’Accademia Peter Sagan, ma la sua fortuna è arrivata in Italia, quando è stato notato dal Team Franco Ballerini, che lo ha chiamato per venire a correre nel Belpaese.
E’ giovane ma le sue idee sono molto chiare e questo ragazzo, che alla Parigi-Roubaix juniores, è arrivato sesto con la maglia del Team Ballerini, vuole conquistare una maglia importante. Che sia quella di campione europeo o mondiale non importa, di sicuro per Martin Svrček sarà solo l’inizio di una carriera in cui vuole essere tra i primi.
Negli ultimi dieci anni il ciclismo slovacco ha conosciuto un grande boom, sono aumentati i ciclisti professionisti provenienti da questo Paese e Sagan, che per tre volte è stato campione del mondo, è diventato un’icona per tutto il Paese.
Martin sta vivendo una favola della vita: il ciclismo non è stato il suo primo amore, prima di salire in bici è stato un bravo giocatore di hockey, a cui piaceva stare in difesa.
«Avevo una bella corporatura, pattinavo veloce, ma non avevo una perfetta padronanza della mazza da hockey - ha raccontato Martin alla stampa slovacca -. Per questo giocavo in difesa, ma forse sarei stato capace di dare ancora di più se avessi giocato in porta. Una volta entrambi i portieri della squadra in una partita si sono infortunati e io sono andato in porta. Il risultato è stato ottimo».
Se fosse rimasto sulla pista di ghiaccio, probabilmente Martin Svrček avrebbe ottenuto dei buoni successi, ma la sua vita doveva essere nel ciclismo, sport al quale è arrivato per caso. Un suo amico iniziò a correre in bici e Martin per curiosità decise di provare. Da subito trovò il giusto feeling con la bici e così decise di cambiare sport. «Ho iniziato a fare ciclismo per caso, ma ho trovato immediatamente divertente quello che facevo e ho capito che avrei potuto avere dei risultati migliori rispetto all’hockey». Ha deciso da subito di fare le cose in modo serio e per questo si è rivolto all'Accademia Petr Sagan, la scuola del tre volte campione del mondo che accoglie i giovani ciclisti dagli 8 ai 18 anni. I suoi miglioramenti alla scuola di Žilina erano costanti e questo gli ha aperto le porte del Team Franco Ballerini. Quando è arrivata la telefonata per andare in Italia, Svrček non ha esitato un solo attimo, perché aveva capito che era quella la strada per diventare un campione del ciclismo.
«Quando sono entrato nel team, ho chiesto ad uno dei direttori sportivi perché avessero scelto proprio me. Mi disse che stavano seguendo gli Europei, dove ho avuto un buon risultato come corridore del primo anno, poi hanno iniziato a guardare tutti gli altri risultati che avevo fatto e hanno capito che in me c’era un certo potenziale». I risultati ci sono stati e Martin Svrček ha dimostrato di essere un ciclista di talento.
E’ nato nel piccolo paesino di Nesluša, ma il suo nome si sta già diffondendo grazie all’ottavo posto ai Campionati Europei, alla vittoria a Strada Bianche junior e al quarto posto al Mondiale nella prova in linea; per lui c’è stato anche il sesto posto a Roubaix. Svrček.
Fino a luglio del 2022 correrà con il team Biesse Carrera Continental nella categoria under 23, per passare poi con la Deceuninck - Quick-Step, con la quale ha un contratto fino al 2024. «Sono molto felice del mio contratto - ha detto Martin - perché la Deceuninck - Quick-Step è la squadra migliore al mondo. Non mi aspettavo una cosa del genere, è incredibile. Il mio sogno era quello di partecipare al World Tour, ma non immaginavo di firmare un contratto con questa squadra e così presto. E’ un sogno che si avvera perché indossare questa maglia vuol dire distinguersi nel gruppo».