Miguel Angel López è tornato a sorridere dopo la brusca chiusura con la Movistar. Durante un incontro con la stampa il colombiano ha parlato del suo nuovo contratto con l’Astana Qazaqstan Team e del suo rapporto con Vincenzo Nibali, con il quale tornerà a correre. Lopez, che correrà alla corte di Alexander Vinokourov fino al 2023, ha detto di essere felice di questo cambiamento e che vuole restituire all’Astana quella fiducia che gli era stata concessa nel 2015, quando venne ingaggiato da giovanissimo.
Lopez con la Movistar ha chiuso in malo modo e questo non è un segreto. Tutti ricordano quando alla Vuelta di Spagna, consapevole di aver perso la possibilità di salire sul podio della corsa, aveva messo i piedi a terra e era salito in ammiraglia dutante la 19a tappa. Il colombiano vuole dimenticare il suo anno in Movistar e pensa al futuro con ottimismo, felice di poter correre nuovamente con Vincenzo Nibali con il quale, assicura che non ci saranno problemi di leadership in squadra. Il siciliano e il colombiano avevano corso insieme nel team kazako fino al 2016.
López ha sentito la necessità di parlare dei suoi ultimi giorni con la Movistar e di quello che è successo alla Vuelta, convinto che in molti abbiano parlato troppo e male riguardo quei fatti. «Ho sentito molta tensione nel condividere la leadership con la Movistar – ha spiegato Lopez –, purtroppo è sempre stato così. Penso che sia stata la stessa situazione che in precedenza si era creata tra Nairo Quintana e Mikel Landa. Penso che anche tra loro ci fosse questa tensione, ma è una mia riflessione questa e non è detto che tutti debbano vederla in questo modo».
Le tensioni di cui parla il colombiano sono quelle che si erano venute a creare con Enric Mas e che erano state evidenziate dal documentario andato in onda su Netflix “The Less Thought Day”. Lopez ha chiuso il suo capitolo con la Movistar e vuole concentrarsi su quella che sarà la sua nuova stagione e ha parlato della convivenza in squadra con Nibali.
«Essere in squadra con Vincenzo Nibali e condividere la leadership con lui sarà un onore, perché abbiamo già corso insieme nel 2015 è 2016. Vincenzo è veramente una grande persona e sarà un onore per me tornare a correre insieme a lui. Sono certo che in squadra non ci saranno problemi, siamo professionisti e sappiamo entrambi cosa fare».