È in ospedale, a Villa Tiberia a Roma per un check-up, ma al telefono risponde al volo e con il solito tono della voce, con quel piglio che chi lo conosce bene sa di cosa si tratta. Mario Valentini non ci gira tanto attorno, e va dritto al nocciolo della questione: otto atleti azzurri hanno scritto una lettera al presidente del Comitato Nazionale Paralimpico Luca Pancalli, chiedendo di fatto che l’esperto tecnico perugino venga rimosso (si parla di Rino De Candido come suo sostituto). Che non sia riconfermato come Ct azzurro dei disabili.
«Nel momento più difficile della mia vita (il 21 febbraio scorso ha perso Mauro, suo figlio, ndr) mi hanno pugnalato alle spalle. Comprendo e capisco l’imbarazzo del presidente Cordiano Dagnoni, con il quale ho un rapporto franco e sincero, ma la notizia di questa lettera, firmata da otto atleti che hanno chiesto la mia testa e il mio allontanamento forse perché non li ho portati alle Olimpiadi, mi ha ferito profondamente. Adesso devo pensare a rimettermi in sesto, e poi spero di poter parlare con il Presidente».
Mario Valentini è il Ct dei disabili dal lontano 1999. In questo periodo il 79enne Ct ha raccolto con i suoi ragazzi la bellezza di 88 mondiali, 108 coppe del mondo e 13 ori paraolimpici. «Io conto sole le vittorie», dice lui con la consueta ironia accompagnata da una fragorosa risata.