Tra poche ore sapremo il nome del nuovo Campione del Mondo, quello che a Lovanio in Belgio, indosserà la maglia con l’arcobaleno. Mathieu van der Poel sarà al via da Anversa questa mattina ma ha già detto a tutti che il favorito questa volta non sarà lui. «Mi sento bene, ma ho ancora problemi – ha detto il campione olandese –: Van Aert è il favorito numero uno, ma fate attenzione, perché ci saranno Sonny Colbrelli, Julian Alaphilippe e Caleb Ewan che non resteranno a guardare».
Van der Poel a questo Mondiale non voleva mancare perché è un’occasione unica da non perdere. Un percorso come questo, si adatta perfettamente alle sue caratteristiche e un’opportunità così, potrebbe tornare tra 4 o 5 anni.
«Il Belgio è un paese unico, dove ho vissuto tutta la mia vita. Conosco abbastanza bene le strade di questo Campionato del Mondo, perché sono quelle della Brabantse Pijl e della Primus Classic. Per fortuna non stiamo più correndo come lo scorso anno con le restrizioni del Covid, ed è belo vedere tanta gente sulle strade».
Van der Poel lo ha detto chiaramente che questa volta il favorito non sarà lui. All’olandese non piace nascondersi e non vuole fare strategie e, anche se le condizioni sono buone, non si sente come a inizio stagione, ma cercherà comunque di fare del suo meglio.
«No non sono io il favorito questa volta. E non lo dico perché voglio interpretare il ruolo del perdente. Ho gareggiato in un campionato molte volte come uno dei migliori in corsa e non voglio nascondermi per poi fare qualche sorpresa». L’olandese dovrà ancora una volta confrontarsi con Van Aert il grande favorito e l’unico modo per avere delle possibilità, sarà di attaccare, cercando di sorprendere il suo avversario.
«Questo percorso è perfetto per me, ma anche per tutti gli uomini da classica. Ecco perché voglio essere lì così tanto. Sono la punta di diamante della mia squadra, ma non mi sento di essere un leader come Wout van Aert è con i belgi. Mi sembra ovvio che sia lui l'unico leader. Attaccheranno anche da soli per non essere tatticamente oppressi e per questo penso che nella squadra belga ci sia qualche outsider». Tatticamente parlando il rischio più grande per chiunque in questa corsa, è di arrivare nel finale con un piccolo gruppo guidato da Van Aert. Se questo dovesse accadere, allora le probabilità di vittoria per il belga, aumenteranno notevolmente.
«Il rischio maggiore per noi sarà arrivare con Van Aert, mentre per lui questo sarà un vantaggio. Questo Mondiale non è molto paragonabile al Giro delle Fiandre, qui si potrà arrivare con un piccolo gruppo oppure potrebbe esserci uno sprint. Spero che il circuito del Flandrien venga affrontato a tutta perché sia duro e questo sarà un vantaggio per noi ma anche per Italia e Danimarca. Sarà una gara dura e per me i favoriti, lo ripeto, oltre a Van Aert, saranno Sonny Colbrelli, Julian Alaphilippe e Caleb Ewan».