Essere belga ed essere un campione del ciclismo non è facile, quando sulle strade delle Fiandre devi confrontarti con un campione del calibro di Filippo Ganna. Van Aert è deluso per l’ennesimo argento e il suo Paese, il Belgio, oggi lo guarda meno sorridente, tanto che l’emittente televisiva Sporza, scherzando gli ha proposto di aprire un negozio di argenterie.
«Un’altra medaglia d’argento, adesso tutto questo argento è veramente troppo in casa e non ho voglia di ricordare quanto ne ho».
Van Aert era incredulo a Brugge, quando Ganna ha migliorato il suo tempo di 6 secondi. E’ stato per lui come riavvolgere il nastro e ritrovarsi in un attimo catapultato in Italia, nell’autodromo in cui Ganna aveva vinto l’oro e lui, costretto ad accontentarsi dell’argento. Una maledizione per van Aert, che in 12 mesi si è dovuto accontentare troppe volte al secondo gradino del podio. A Imola è arrivato secondo sia nella prova in linea che a cronometro, stessa sorte a Ostenda ai mondiali di ciclocross, battuto questa volta dal grande rivale Van der Poel. Anche alle Olimpiadi di Tokyo non è andata meglio e ancora una volta è arrivato l’argento, chiudendo alle spalle di Carapaz.
«Forse a casa dovrei contare tutte le medaglie d’argento che ho, ma forse è meglio lasciare stare, è qualcosa che potrebbe mettermi di cattivo umore». Il fiammingo non è felice, ma ammette la superiorità dell’avversario e che questo risultato, tutto sommato, dovrebbe essere visto in chiave positiva. «Non posso essere molto contento del mio risultato, anche se ho fatto una buona cronometro. Sono stato battuto da Ganna, che è molto più specialista di me. Razionalmente parlando, dovrei essere davvero felice di essermi avvicinato così tanto ad un corridore come lui, ma emotivamente è molto diverso».
Per Van Aert il Mondiale in Belgio non è finito e domenica sarà di nuovo protagonista della prova in linea e, ancora una volta i riflettori saranno puntati su di lui. « Domani farò un lungo allenamento tranquillo e poi mi prenderò due giorni di riposo. Giovedì farò un lavoro un po' più intenso. Poi ci sarà il conto alla rovescia per domenica. Ho molta fiducia nella squadra e sono ottimista per il risultato».
Il Belgio aspetta il suo eroe e anche se la delusione oggi è stata tanta, domenica tornerà a fare il tifo per i propri corridori, con la speranza di salire sul gradino più alto del podio.
«Oggi sono stati tutti fantastici. E’ stato importante quello che la gente è riuscita a trasmetterci. C’erano così tante persone lungo il percorso, è stato fantastico e sono certo che la prossima settimana torneremo a sentire il calore del pubblico».