Van Aert ha raggiunto oggi la sua nazionale a Bruges, ammettendo di non aver ancora provato il percorso della cronometro di domenica. Il fiammingo è tranquillo, giocherà in casa e con il sorriso ha detto che gli piacerebbe vincere sia a cronometro che nella prova in linea, anche se per la cronometro di domenica avrebbe preferito qualche curva in più.
«L'ho vista con la macchina ad aprile e la conosco anche tramite Veloviewer, ma la proverò dal vivo in bici solo oggi – ha detto Van Aert alla stampa -: adesso so cosa aspettarmi. Sarà una cronometro super veloce, con molti rettilinei, poche difficoltà e curve, bisognerà pedalare forte. È importante pianificare molto bene il percorso. Sarà importante non partire troppo forte, in modo da avere ancora qualcosa per il finale».
Van Aert viene da una stagione importante nella quale i risultati sono stati tanti e il Mondiale di casa sarà per lui la giusta occasione per migliorare le due medaglie d’argento conquistate lo scorso anno alla prova iridata di Imola. Il fiammingo è stato strepitoso al Tour de France e poi a Tokyo, ha conquistato l’argento nella prova in linea e quindi ha fatto suo anche il Tour of Britain.
«Ho fatto una buona corsa in Gran Bretagna. La forma è buona e vorrei continuare in questa direzione ma l'obiettivo è quello di essere ancora più forte domenica. Il feeling è buono, mi sono ripreso bene dalla corsa, non pensavo di vincere quattro tappe, ma questo aumenta la fiducia per andare al Mondiale più forte».
Il belga sa perfettamente cosa fare e conosce bene i suoi avversari. Vuole fare bene e questo percorso, anche se molto piatto, si addice alle sue caratteristiche. « Gli uomini che dovrò battere domenica sono Ganna e Küng. Sono anche loro favoriti, è un percorso adatto a tutti e tre e io punto a fare il massimo. Un percorso leggermente più difficile o leggermente più tecnico mi sarebbe piaciuto di più, ma anche così può andare bene. Per vincere, devi creare una buona strategia, pedalare di potenza e mantenere quella velocità fino alla fine». Van Aert con la prova iridata ha un conto in sospeso e questo poi, è il Mondiale di casa con un percorso disegnato per lui.
«La prova su strada è ancora più importante per me, ho lavorato di più sulla corsa in linea, ma un titolo mondiale contro il tempo è sicuramente qualcosa che voglio spuntare dalla mia lista. Ho già vinto una cronometro al Tour e la cronometro mondiale è il più alto risultato che si possa ottenere in questa specialità. È anche un'occasione unica, quella di vincere il Mondiale nel proprio Paese. Naturalmente sto puntando all'oro, ma se domenica dopo aver dato il massimo, dovessi prendere una medaglia diversa, riuscirò ad accettarlo».