Tanti saranno i campioni presenti al Mondiale di Lovanio in Belgio, ma ci saranno anche degli illustri assenti e tra questi c’è Egan Bernal, per il quale sembrerebbe esserci aria di divorzio con la Ineos-Grenadiers.
A quanto pare, dopo la Vuelta di Spagna ci sarebbero state delle tensioni tra il campione colombiano e il suo team, divergenze nate per come la squadra ha deciso di gestire la corsa in Spagna. Aria di tempesta in casa Ineos?
A riporrate in auge questa ipotesi è il quotidiano sportivo L’Equipe, che avrebbe messo in luce alcune situazioni poco chiare. Bernal ha finito la Vuelta senza aver raggiunto il risultato sperato e fino alla fine dell’anno non sembra che ci siano altre corse per lui. Per tanto il colombiano, oltre a saltare il Mondiale, non sarà neanche alle gare italiane di inizio autunno. Tra l’altro sembrerebbe che Bernal resterà in Colombia fino alla fine dell’anno. I sudamericani in casa Ineos stanno velocemente uscendo di scena, per prendere un’altra direzione, così come successo con Sosa, Narvaez, Henao e Rivera. Egan Bernal è vincolato con la Ineos da un contratto di altri due anni, ma questo non sarebbe un problema, perché nel ciclismo, i divorzi consensuali sono tanti.
Una settimana fa ne ha parlato per la prima volta Beppe Conti a Radiocorsa e dopo le sue indiscrezioni il procuratore di Bernal, Giuseppe Acquadro, ha rilasciato delle dichiarazioni a Cyclingnews, sostenendo che il corridore si trova molto bene con la Ineos e che non ci sarebbero motivi per fare un cambio di squadra.
Così però non sarebbe e il recente passato racconta che Acquadro è uno dei migliori nel gestire la fine di un rapporto tra un corridore e un team, quando questo avviene con molto anticipo. Quale potrebbe essere il futuro di Bernal? Ad aprire le porte al colombiano, potrebbe esserci la Israel Start Up Nation. Ovviamente tutti negano e la stessa Israel smentisce qualunque forma di negoziazione per avere Bernal in squadra.