Una bella favola, una storia anche con risvolti curiosi, protagonista Alessio Nieri, classe 2001 (è nato il 13 aprile) under 23 in forza alla Mastromarco Sensi Nibali, la squadra “adottata” da Vincenzo Nibali e Alberto Bettiol, due campioni in attività e due tifosi d’eccezione, i cui nomi sono scritti sulla maglia del team pistoiese. Alessio Nieri è di Santa Maria a Monte località collinare pisana che domina il comprensorio del cuoio e delle pelli. E’ arrivato nel ciclismo solo tre anni fa. Aveva provato nel nuoto, poi decise di salire in bici scegliendo il mountain bike ed il team Cicli Taddei di S.Croce sull’Arno una delle società che vanno per la maggiore nel settore. Nella cittadina del cuoio abita anche “Capello” il soprannome con il quale tutti nel ciclismo conoscono Renzo Donati.
Uno “scopritore” di atleti e talenti, che lo vide e lo consigliò a provare su strada dopo averlo visto andare forte in salita. Detto e fatto. Nieri nel 2019 gareggiò da juniores nella Big Hunter Seanese cogliendo piazzamenti nelle cronoscalate di Fiesole e S.Luca a Bologna, quindi il passaggio da under 23 nella Mastromarco Sensi Nibali. L’anno scorso il successo nella cronoscalata Sesto Fiorentino-Monte Morello, ed il secondo posto in quella della Futa, due gare nel ricordo di grandi personaggi del ciclismo come Alfredo Martini e Gastone Nencini.
Quest’anno per Alessio Nieri anche il Covid a frenare la sua ascesa, con una lunga inattività ma anche la decisa voglia di riprendere la sua corsa ed ecco i due momenti significativi. Nelle settimane scorse l’accordo per il passaggio nei professionisti con la Bardiani CSF Faizanè ed ora la maglia azzurra nella nazionale sperimentale che prenderà parte alla “Due Giorni in Valdera” domani nel Giro di Toscana e giovedì il Gp Città di Peccioli. Alessio Nieri scalatore di assoluto valore, quanto esemplare per serietà e impegno, è tranquillo. La maglia azzurra servirà a fare esperienza tra i professionisti dove lo vedremo a partire dal 2022. Per lui una bella favola, ma non è un sogno è la realtà, e Alessio merita tutto questo.