Il padrone di questa Vuelta senza dubbio è Primoz Roglic. Lo sloveno ha dimostrato la sua superiorità in questa diciassettesima tappa, tagliando per primo il traguardo e lasciandosi alle spalle tutti gli avversari.
Tappa e maglia per il capitano della Jumbo-Visma, che adesso in maglia rossa, guida la classifica generale con un vantaggio di 2’22” su Mas e 3’11” su Lopez, i suoi principali rivali.
«Nel ciclismo ci sono sempre dei rischi, possono succedere tante cose. Ma oggi per me è andata bene - ha detto Roglic -. Mi sono divertito tantissimo. È stata una grande giornata per me e per tutta la squadra».
Roglic oggi è stato autore, regista e attore principale della diciassettesima tappa della corsa spagnola, mettendo da parte tempo prezioso e avvicinandosi sempre di più alla vittoria finale. «Non ci ho pensato molto, sono partito da solo con Egan Bernal. Poi ho pensato un po’ a quello che stavo facendo. Il traguardo era ancora molto lontano e dovevamo ancora affrontare una salita difficile».
E’ vero il ciclismo è imprevedibile e le insidie sono sempre dietro l’angolo. Roglic lo sa bene questo e all’ultimo Tour de France, è stato costretto ad abbandonare la corsa in seguito ad una caduta. Oggi però tutto ha funzionato bene e, quell’azione che sembrava azzardata e rischiosa, ha portato lo sloveno alla conquista della tappa e della maglia rossa di leader. «E’ andato tutto veramente bene e posso dire che abbiamo offerto una gara con un vero spettacolo. Anche sull’ultima salita ho fatto tutto quello che potevo».
Roglic ha dimostrato la sua classe e il suo talento e il colombiano Bernal, che aveva deciso di sfidare lo sloveno, non è riuscito a stare al suo passo. «Egan non è riuscito a rimanere con me e quindi sono andato via da solo. Penso che questa sia la mia migliore prestazione alla Vuelta, solo il tempo non era buono, ma è stata una bella giornata. Il gap in classifica generale non è mai abbastanza grande, ma va bene, ce lo siamo meritato. In ogni caso, domani arriverà la tappa regina e vedremo se quello che avrò fatto sarà stato abbastanza».