La sesta tappa con i suoi 158 km da Requena all’Alto de la Montagna de Cullera, non ha regalato niente a nessuno e Giulio Ciccone della Trek-Segafredo, anche se ha pagato cedendo qualche secondo agli avversari, ha dimostrato di poter essere uno dei protagonisti della corsa. «Potevo limitare il distacco dai primi, ma abbiamo pagato oltremodo gli imprevisti della corsa. Purtroppo all’imbocco della rampa finale ero troppo dietro e rimontare, su una salita così breve ed esplosiva, non è stato facile».
Ciccone ha tagliato il traguardo al dodicesimo posto con un ritardo di 25” dal vincitore Magnus Cort. Per quanto riguarda la classifica generale, l’abruzzese è al settimo posto, a 58” dallo sloveno Roglic. Le fasi difficili della corsa devono ancora arrivare e mancano ancora molti giorni al termine della corsa. Ciccone sta bene e può quindi andare avanti puntando alla classifica generale. «Dopo una tappa tirata e nervosa, complici anche i ventagli e le cadute, in particolare quella di Alex Kirsch, mi è mancato l’uomo giusto per tenere le prime posizioni. Nessun dramma, comunque. Domani (oggi per chi legge, ndr) sarà un’altra giornata dura, archiviamo e voltiamo pagina».
Oggi settima tappa: da Gandia a Balcon de Alicante. Sarà questa una delle frazioni più difficili della corsa con 6 salite importanti da affrontare e la salita finale lunga 8,4 km e pendenze medie del 6,4%.
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