Ha scalpitato, ha urlato, ha esultato. Il Presidente della FCI Cordiano Dagnoni, affiancato in tribuna dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, si è goduto fino in fondo l'impresa del quartetto azzurro, che è riuscito ad avere la meglio dei campioni del mondo della Danimarca. «Ieri riflettevo su cosa saremmo stati alle 11:10 alla fine della prova - spiega Dagnoni raggiante -. Per scaramanzia non pensavo alla medaglia d'oro. Mi son goduto ogni attimo della finale, era dal 1960 che il quartetto non vinceva. Son contento che i danesi non siano stati squalificati ieri, così li abbiamo battuti sul campo. Anche quando eravamo in svantaggio ci credevo, soprattutto pensando a quello che aveva fatto Ganna ieri. Ma non solo lui, ognuno ha fatto la sua parte, Lamon la delicata partenza, il giovane Milan che ha un motore esagerato e Consonni che ci mette più cuore di tutti».
Ma non è finita qua, perché ora toccherà ad Elia Viviani nell'Omnium e nella Madison con Consonni: «Ora sarà uno stimolo in più per tutti, l'appetito vien mangiando! E sono orgoglioso anche delle ragazze, che hanno un futuro brillante di fronte a loro» conclude Dagnoni.