In un Giappone pieno di stelle dello sport, giovedì è arrivato anche Mathieu Van der Poel che domani vedremo al via della sua prova olimpica. Con serenità il campione olandese ha spiegato alla televisione olandese che il fuso orario e il poco tempo per adattarsi al clima giapponese non sono stati un problema importante. “Sono sereno e penso che due giorni di prova sul percorso possano bastare”.
Van der Poel non è partito con troppo anticipo per la gara olimpica di Mountain Bike, arrivando a Tokyo appena 4 giorni prima della prova. “Non potevamo arrivare con troppo anticipo perché ci sono dei protocolli molto rigidi da seguire - ha spiegato il campione olandese -. Poi rimanere seduti in una stanza d'albergo non fa per me."
Poche settimane fa, abbiamo visto Van der Poel correre per sei giorni con la maglia gialla del Tour de France e adesso, con una bici e un terreno completamente diversi, è pronto a dominare una nuova sfida. Il 4 luglio Mathieu, dopo essere stato protagonista in Francia, aveva deciso di passare al progetto successivo e immediatamente ha riposto la bici da strada per correre sulla terra. "Ho dovuto lasciare il Tour, per ritrovare un po' di feeling con la mountain bike. La differenza è grande, sono praticamente due discipline diverse".
Nella sua caccia all'oro olimpico, Van der Poel ha quindi optato per una preparazione vicino casa senza sconfinare. "Il tempo che ho avuto per esplorare il percorso, è stato abbastanza. Lo faccio anche alle gare di Coppa del Mondo, forse per altri potrebbe non essere sufficiente - ha spiegato Van der Poel -. Prima di provare il tracciato lo ho solo visto alcuni filmati e non sapevo dare un giudizio, ma ora posso dire che sarà una bella gara”.
L’olandese è stato soddisfatto della sua prima prima partecipazione al Tour, ma si sapeva già in anticipo che non sarebbe arrivato fino a Parigi.
"A causa della difficile pianificazione del calendario, è stato complicato fare il Tour e poi prepararmi per i Giochi. Non volevo rimpiangere di essere rimasto troppo a lungo in Francia, penso che sia stato bello quello che ho fatto e mi sarebbe piaciuto concludere, ma non era veramente possibile.
Ho guardato alla televisione tutte le altre tappe del Tour e ho visto sempre la parte finale di tutte. Devo ammettere che i miei sentimenti sono stati contrastanti”.