La Jumbo-Visma si è gettata alle spalle la sua sfortuna e, dopo aver perso sin dalle prime giornate Primoz Roglic suo leader per la classifica generale, ha ritrovato il sorriso con le vittorie di tappa. Così dopo il successo di Wout Van Aert, oggi ad Andorra è arrivato il primo posto Sepp Kuss, che ha messo la sua firma sul traguardo della 15a tappa del Tour de France.
«Senza dubbio questo è il più grande successo della mia carriera – ha detto lo statunitense dopo il traguardo –. Non riesco ancora a credere a quello che ho fatto». Lo statunitense Kuss non vinceva da un anno, tanto era passato da quella vittoria conquistata al Delfinato, quando a Megève fu il più forte. Le qualità di Kuss erano già ben note, lo avevamo visto lottare come un leone al Tour de France dello scorso anno, dove nelle tappe di montagna, aveva dimostrato di saper tener testa agli scalatori più forti.
«Sapevo che se fossi riuscito ad andare in fuga, avrei avuto le mie possibilità per tentare di conquistare la vittoria di tappa. Wout Van Aert è stato veramente bravo e devo ringraziarlo perché ha fatto la corsa per me. Quando un campione del suo calibro lavora per te, è un onore».
Anche il fiammingo ha corso con determinazione e anche se non ha vinto, è riuscito a conquistare il premio della combattività e martedì, dopo il giorno di riposo, lo vedremo ripartire con il numero rosso sulla bici. «C'è sempre stata molta pressione in corsa, soprattutto sull'ultima salita e non è stato semplice dover scegliere il momento giusto per andare. Valverde era dietro di me in discesa. Ha molta esperienza quindi sapevo che avrebbe cercato di riprendermi».
Ma anche Sepp Kuss aveva le sue carte da giocarsi, perché queste strade lui le conosce benissimo e quindi anche le curve, nella discesa verso il traguardo, per lui non avevano segreti. «Vivo ad Andorra quindi mi alleno su queste strade. Quando conosci il percorso della gara, hai sicuramente un vantaggio sui tuoi avversari. Questo è stato il mio caso di oggi. Ma ho davvero sofferto nell'ultimo chilometro, ero da solo con il vento contro».
Kuss oggi ha fatto un autentico capolavoro, su quelle strade che conosce a memoria, si è andato a prendere la vittoria più bella della sua carriera. «Questa è senza dubbio la più grande vittoria della mia carriera. Non posso crederci. L'inizio del Tour è stato molto difficile poi però la situazione è migliorata. Siamo rimasti solo in 5 ma vogliamo combattere fino all’ultimo giorno di corsa». Lo statunitense oggi ha avuto il via libera per andare a conquistare la sua tappa, ma adesso tornerà a lavorare per Vingegaard, che è salito al secondo posto della classifica generale e poi per Van Aert, che cercherà di portare a casa ancora qualche altro successo di tappa. «Jonas Vingegaard è molto forte, così come Wout Van Aert, il mio compito sarà quello di stare vicino a loro. In particolare sarò al fianco di Jonas per aiutarlo ad arrivare a Parigi con il miglior risultato possibile. Ringrazio tutta la squadra e veramente faccio fatica a trovare le parole per descrivere questo momento».