Nella giornata in cui il Tour de France ha perso Peter Sagan la sua Bora-Hansgrohe ha deciso di andare a tutta velocità e conquistare la dodicesima tappa della corsa. Per farlo, il team tedesco ha puntato su Nils Politt, un ragazzone di 192 centimetri, che oggi ha realizzato il suo sogno più grande. «Vincere una tappa al Tour de France per ogni corridore è qualcosa di incredibile, ma per me è la realizzazione del sogno più bello».
Nils sul traguardo di Nimes ha compiuto la sua impresa più importante e dopo aver lasciato i due compagni di fuga, Erviti e Sweeny, da solo si è lanciato in una fuga contro tutti e in solitaria, ha conquistato la migliore vittoria della sua carriera.
«Nel finale ho dato veramente tutto quello che avevo. È semplicemente incredibile, è un sogno vincere una tappa del Tour de France - ha continuato il tedesco -. Oggi abbiamo saputo che Peter (Sagan) non sarebbe stato al via della corsa e questo ha cambiato la tattica della squadra. Ma ci ha dato l'opportunità di giocare in un modo diverso».
Nils Politt è un corridore straordinario, lo avevamo visto arrivare secondo alle spalle di uno scatenato Gilbert nella Parigi-Roubaix del 2019, poi un anno alla Israel Start Up Nation e quest’anno è passato con la Bora-Hansgrohe, con la quale ha un contratto fino al 2023.
«Sono riuscito a entrare nella fuga di giornata. All'inizio c'era vento laterale, ma devo dire che mi sentivo molto bene. Ho dovuto cercare di dare il meglio di me oggi e ci sono riuscito. Una vittoria al Tour è incredibile. C'erano molti velocisti in questo gruppo, ragazzi molto veloci, quindi ho dovuto rendere la gara difficile e attaccare abbastanza presto. Così mi sono detto che dovevo provare da lontano. Ho fatto il primo attacco ed eravamo in quattro. Il direttore sportivo mi ha detto di dare il massimo, così ho attaccato di nuovo e poi ho visto aumentare il gap e sono andato verso il traguardo».
Nils Politt è un corridore che non si è mai risparmiato e in questo Tour ha sempre lavorato per i suoi capitani. Sagan oggi si è ritirato e la Bora-Hansgrohe si è dovuta reinventare, affidandosi proprio a Politt. «Una vittoria come questa ti dà fiducia. Spero che mi aiuterà fino alla fine della stagione. Il ciclismo è la mia passione, così come per tutta la mia famiglia. Penso che questa vittoria sia stata la cosa più grande che potevo fare per la mia squadra».