Peter Sagan non ha firmato questa mattina e non partirà per la dodicesima tappa del Tour de France. Il campione di Slovacchia è alle prese con un problema al ginocchio che risale alla caduta con Caleb Ewan in volata. Martedì il portacolori della Bora Hansegrohe aveva affermato che le cose sembravano in fase di miglioramento ma la tappa del Ventoux ha ulteriormente peggiorato la situazione costringendo Sagan allo stop.
«Non è mai una bello abbandonare una gara. Dopo la caduta nella terza tappa sembrava che il mio ginocchio stesse migliorando, ma poi ho riportato di nuovo un colpo durante lo sprint della decima tappa. Ha iniziato così a gonfiarsi e ora non riesco a piegare la gamba. Con le tappe a tutto gas che abbiamo fatto fin dall'inizio, sarebbe estremamente difficile correre. Non c'è nulla che io possa fare, l’unica cosa possibile è riposare per stare meglio. È molto triste, pe me, lasciare la squadra in questo momento, specialmente in queste tappe importanti in cui dovrei lavorare per Wilco Kelderman per proteggerlo e tenerlo davanti nei venti laterali. Come ho detto, purtroppo non c'è molto altro che possiamo fare. Devo riposare, sperare che migliori e poi prepararmi per le Olimpiadi».
A sua volta Christopher Edler, medico della BORA-hansgrohe, aggiunge: «Peter inizialmente ha subito un infortunio nella terza tappa, quando ha colpito l'anca e il ginocchio. Temevamo che non potesse continuare, ma siamo stati in grado di gestirlo e portare Peter alle tappe successive. Sfortunatamente nella tappa numero 10 ha subito un altro colpo allo stesso ginocchio e la pelle si è riaperta. Durante la notte, ha iniziato a svilupparsi una borsite che ha costretto Peter a fermarsi. Attualmente sta ricevendo tutte le cure del caso, compresi gli antibiotici, e nei prossimi giorni vedremo come reagirà a questo trattamento».