La Jumbo-Visma ha scelto la strade del silenzio e della discrezione per avvicinarsi al Tour de france e, a differenza di quanto accaduto prima, il team olandese è stato poco presente in questi ultimi mesi. Sarà la loro una tattica precisa, quelle con effetto a sorpresa, con il capitano Primoz Roglic che è scomparso dalle gare subito dopo la Liegi-Bastogne-Liegi e da allora è rimasto nell’ombra, con lunghi periodi trascorsi a Tignes insieme alla moglie e al figlio. Roglic ha lasciato le Alpi Francesi solo ieri, in compagnia di Sepp Kuss, che alla Grande Boucle, avrà il ruolo di uomo fidato.
Roglic sarà la punta di diamante di una squadra che vuole sorprendere e attaccare quando meno te lo aspetti. Non vogliono commettere gli errori dello scorso anno e, per questo, hanno deciso di lavorare nell’ombra. Lo sloveno sarà sicuramente forte e nel suo mirino, oltre alla maglia gialla da portare a Parigi, c’è anche un titolo olimpico che non vuole lasciarsi sfuggire. Anche ai campionati nazionali Roglic non si è presentato, probabilmente era stanco dei continui confronti con il connazionale Pogacar (per la cronaca Tratnik ha vinto il titolo della crono, quello della corsa in linea è andato a Mohoric, ndr). L’uomo della Jumbo-Visma, in questa stagione ha ripetuto molte volte: «In gara i corridori sono 200 e non ci siamo solo io e Tadej. Noi non siamo gli unici corridori che possono vincere».
Roglic ha posto il suo campo base a Tignes ma non è rimasto sempre fermo: è andato in ricognizione sulle pendici del Mont Ventoux, in compagnia di Steven Kruijswijk, 3° al Tour 2019 e costretto a rinunciare alla Grande Boucle lo scorso anno, a causa di una grave caduta al Delfinato. L'olandese questa volta non andrà a caccia di successi e anche per lui il ruolo sarà quello di gregario di lusso in una formazione dove anche Tony Martin e Robert Gesink saranno al servizio del capitano unico.
Tornando allo sloveno e al suo periodo di silenzio, a maggio aveva preso parte ad uno stage di due settimane in Sierra Nevada con tutta la Jumbo-Visma, ma mentre i compagni si dirigevano verso casa per riposarsi o andare al Delfinato, Roglic proseguiva il suo percorso verso la Francia per iniziare il suo ritiro a Tignes.
Il numero uno del mondo ha passato alcuni giorni in completa solitudine, in uno chalet ai piedi del lago. Andava in paese a fare la spesa ed ha cucinato. Solo più tardi è stato raggiunto dalla moglie Lora e dal figlio Lev e dal suo preparatore. In un secondo tempo sono arrivati anche i compagni di squadra e la dietista che ha preparato i pasti per tutti. Lontano da occhi indiscreti, lo squadrone della Jumbo-Visma, nel silenzio alpino ha ultimato la propria preparazione, implementando la loro strategia per contrastare una concorrenza più alta rispetto allo scorso anno. Sicuramente in questo Tour de France, che partirà da Brest tra due giorni, non ci saranno solo Primoz e Tadej a contendersi la vittoria finale: la partita si aprirà tra 48 ore e la Jumbo-Visma finalmente uscirà dal silenzio, mostrando quella strategia, che dovrebbe permettergli di sorprendere e attaccare gli avversari, senza temere assalti o imboscate.